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Sezione dedicata ai parchi italiani del gruppo Merlin. Scheda del parco Gardaland
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Messaggio Da goge
#141266 Merlin in Borsa Parte il percorso per la quotazione
AZIENDE. L'ipo sarà completa entro il 2010
Vigevani: «Così Gardaland ritornerà a fare utili»


Merlin Entertainments Group, la holding multinazionale leader nel settore dei parchi divertimenti, sta lavorando alla quotazione su una piazza internazionale. «È stato avviato l'iter per l'ammissione e l'ipo sarà completata entro il 2010». Lo spiega Aldo Maria Vigevani, amministratore delegato di Gardaland srl, dal 2006 entrata a far parte del gruppo Merlin di cui Blackstone Group è l'azionista di maggioranza.
«Con l'ingresso in borsa di Merlin», prosegue Vigevani, «sarà fortemente ridotto l'indebitamento finanziario di Gardaland e di conseguenza gli interessi passivi. Quindi la società tornerà nuovamente a produrre utili e dividendi».
L'ultimo esercizio, approvato dall'assemblea dei soci il 28 aprile scorso, del primo parco divertimenti d'Italia si era chiuso con un rosso di 7,864 milioni di euro, e realizzando un fatturato di circa 120 milioni di euro (116,7 nell'esercizio precedente), con un ebitda (il margine operativo lordo pari a 50,656 milioni di euro (41% sul fatturato netto), superiore di 1,054 milioni di euro (+2,1%) rispetto al 2007.
Con il superamento della soglia dei tre milioni di visitatori, nel 2008, Gardaland ha realizzato il risultato operativo più alto mai raggiunto nella sua storia.
Gardaland è stata acquisita nel 2006 da Merlin attraverso un'operazione di «leverage buyout». Nel 2007, attraverso una fusione per incorporazione, il debito è stato trasferito in Gardaland srl che a fine 2008 presenta debiti per 58,5 milioni a fronte di un patrimonio netto di oltre 100 milioni di euro. L'assemblea del 28 aprile aveva provveduto ad approvare le delibere che danno il via al ripianamento del passivo attingendo proprio al patrimonio netto.
Il gruppo Merlin Entertainments (ha sede centrale a poole, in inghilterra) è leader nel settore dell'intrattenimento per famiglie. È il secondo operatore al mondo per numero di visitatori: 35 milioni di presenze nel 2008.
Merlin possiede 57 strutture dedicate all'intrattenimento (Legoland, Sea Life, Madame Tussauds, Dungeons e Gardaland per citarne solo alcune), sei hotel e due villaggi vacanze in 12 paesi distribuiti in 3 continenti - Europa, Nord America e Asia - e conta un organico di 13.500 dipendenti. Nel 2008 ha registrato ricavi per 662,3 milioni di sterline (+37%, un ebitda di 203 milioni di sterline (+19%) e un utile netto di esercizio, prima delle singole rettifiche, pari a 142,2 milioni.
Per il futuro Merlin si dice cautamente ottimista, con i primi mesi del 2009 che fanno ben sperare. Tra gli azionisti di Merlin Entertainments, oltre a Blackstone, figurano Kirkbi, società finanziaria privata a cui fa capo il 75% di Lego Group, e il Dubai International Capital (Dic), società di investimento internazionale interamente controllata da Dubai Holding.

http://www.larena.it/stories/Economia/205336/
Messaggio Da Gico
#141284 Veramente interessante l'articolo, ma la sua quotazione in borsa può stare a significare che ha problemi nel ridurre le passività della società controllante e questo non è un buon segno. Se però riescono a completare l'IPO entro l'inizio del trand rialzista di questi mesi/anni di crisi potrebbero effettivamente riuscire ad estinguere le passività delle controllate (come Gardaland) con molta più facilità evitando così liquidazioni del loro patrimonio.
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Messaggio Da Hermy
#141286 Non ci ho capito niente gico :lol:

Quindi era in perdità ma nel 2008 si è risollevata? E meno male che con la crisi le famiglie non sarebbero più dovute andare :lol:
Messaggio Da Dr.Pest
#141299 ....boh il fatto che entrino in borsa non è che sia un gran segno di positività :|
solitamente ci vanno le società che hanno problemi o comunque che preferiscono avere una mano ;)
la ducati dovrebbe esserne uscita o avere quote bassissime.... la ferrero non c'è neanche e la famiglia non intende andarci... e così via ;)
Messaggio Da Gico
#141307 Anche Ikea non è quotata nel mercato svedese :lol:

Cerco di spiegare con semplicità ciò che la Finanza però complica ai limiti dell'immaginabile.

La quotazione in borsa segue precise e ferree regole dettate dalla Borsa Italiana e dalla Consob, i due enti regolatori del mercato finanziario italiano.
Quando una società è una S.p.A., cioè una Società per Azioni, significa che ci sono degli azionisti che hanno versato una certa somma di denaro per fondare la Società. Questi nel futuro sperano di remunerare il capitale investito attraverso i dividendi (cedole) delle azioni possedute che vengono staccati ogni anno per le società italiane e trimestralmente per quelle americane. Il dividendo è una parte dell'utile conseguito dalla società. L'utile può essere sia positivo che negativo ed in questo ultimo caso non saranno staccate cedole.

L'incipit serve per capire meglio alcune cose che seguono:

L'ipo è l'Initial Public Offering, ossia il collocamento sul mercato finanziario della società. Non starò a spiegare ogni passaggio, ma nel caso vi interessi qui viene spiegato bene il concetto:
http://it.wikipedia.org/wiki/Offerta_pubblica_iniziale

Una società, più precisamente gli azionisti della società, possono decidere di collocare una quota di capitale nel mercato finanziario al fine di:
Reperire aumenti di capitale o liquidare una parte delle azioni possedute.
Nel primo caso si emetterà una serie di nuove azioni che andrà nel mercato finanziario e gli azionisti (privati o istituti finanziari) le acquisteranno per diventare azionisti di minoranza apportando così denaro nella società. Nel secondo caso si avrà una diminuzione delle percentuali degli azionisti della società in cambio di liquidi. Il primo caso si adopera quando si hanno passività all'interno della società e serve per ridurle chiedendo (attraverso le azioni) capitali a privati. Il secondo serve solo per avere liquidità da parte degli azionisti inziali.

Quindi la quotazione in Borsa di una società non è negativa, anzi, spesso è assolutamente positiva per molteplici fattori di chiarezza legale, trasparenza dei bilanci etc. etc.

In questo caso però la Merlin sembra che voglia quotarsi in Borsa al fine di ridurre le passività. Questo significa che emetterà nuove azione per aumentare il capitale sociale e quindi avere più soldi da investire senza dover ricorrere a vendere alcune strutture (immobili etc.).
Gardaland ha conseguito un debito di circa 58 milioni di euro quando il suo patrimonio netto è di 100 milioni. Per intenderci il patrimonio netto è rappresentato dal valore di mercato di tutte le strutture che possiede. Questo significa che se il debito raggiunge o supera il patrimonio netto Gardaland e se non potrà restituire i soldi agli azionisti che hanno investito nella società comincierà l'istanza fallimentare. Questo perché se può recuperare 100 milioni di euro, ma il suo debito dovesse essere maggiore allora ci sarebbero perdite di capitale da parte degli azionisti.
Detto questo, emettendo nuove azioni la Merlin (sempre detto che apporti un aumento di capitale) avrà più denaro e ridurrà il debito di Gardaland senza dover vendere determinate strutture immobili (terreni, residence etc.). Così gli azionisti odierni non rischieranno il loro capitale e dormiranno sonni tranquilli.
Spiego l'ultima cosa sul trend rialzista. Se la Merlin si quota in Borsa in un periodo di crisi sarebbe una mossa sbagliata perché nessuno apporterebbe capitale alla Holding (società che controlla altre società attraverso quote di maggioranza azionaria). Se alla fine della crisi c'è una tendenza a comperare (trend rialzista) e la Merlin si quotasse, allora ci saranno sicuramente più investitori pronti a comperare le azioni della holding, più di quanti non ce ne sarebbero in un periodo statico o comunque di crescita blanda.

Spero di essere stato un po' più chiaro, nel caso abbiate qualche dubbio su alcuni punti, chiedete e li sistemo in modo da renderli più semplici. ;)

Esempio semplice:

I soggetti A, B e C fondano una società chiamata Gardaland mettendo 10 € ciascuno. Il capitale sociale è di 30 € ed ognuno possiede azioni per il 33,33 % del totale. Un giorno vogliono quotare in borsa perché il soggetto A vuole comperare casa, allora decidono che il soggetto A può cedere azioni sul mercato finanziario per esempio del 3,33%. Quindi adesso il soggetto A incredibilmente può comperarsi casa con 0,33 €. Se tutti e tre i soggetti volevano comperare casa allora vendevano azioni sul mercato finanziario per un totale del 10% prendendosi 3 € e comperando magari una casa in comune.
Nel caso peggiore la società Gardaland ha 5 € di debiti. I tre soggetti hanno deciso di fare delle migliorie per nuovi guadagni futuri, ma nessuno dei tre ha soldi da investire. Allora quotano la società nel mercato ed emettono nuove azioni. Per esempio 10 azioni da 1 € ciascuna. In questo modo avranno 10 € in più. La società ora vale 30 € + 10 € (aumento di capitale) - 5 € (passività)= 35 € di cui 5 € possono essere usati per gli sviluppi futuri.

Forse questo esempio numerico ha reso un po' più l'idea ;)
Ultima modifica di Gico il lun gen 03, 2011 10:00 pm, modificato 3 volte in totale.
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Messaggio Da Hermy
#141326 Grazie gico ora mi è tutto chiaro :D

Quindi in soldoni se si quota in borsa qualsiasi persona potrà avere azioni anche piccole del parco... Però sapendo che cmq la società vuole ridurre la passività, questo non scoraggerebbe chiunque volesse comprare azioni ?

P.S Mi scuso per l'ignoranza ma già stamattina a lezione di geografia umana non ho capito NIENTE sulla teoria di Weber sulla localizzazione delle industrie, quindi ste robe non sono proprio il mio forte -_-
Messaggio Da Gico
#141330 Tutto dipende dalla valutazione sul mercato della società in questione. Se la Merlin emettesse nuovi titoli azionari ordinari (azioni semplici) ad un valore nominale inferiore al valore di mercato della società allora molti investitori parteciperanno all'aumento di capitale. Di contro se dovesse incredibilmente decidere di emettere titoli azionari ordinari ad un valore nominale superiore al valore di mercato della società nessuno apporterebbe nuovi capitali.

Semplicemente:

Se la Merlin ha un valore di mercato pari a 100 € e ha 100 azioni prima della quotazione in Borsa significa che il valore di mercato della Merlin è di 1 € ad azione. Se emetterà nuovi titoli azionari ordinari a meno di 1 € allora molti apporteranno capitali perché considerano l'investimento remunerativo ("un affare"), viceversa nessuno apporterà capitali. Questo indipendentemente da quanto sia l'aumento di capitale.
La Merlin quindi dovrà, come ogni società che intraprende la via dell'IPO emettere titoli azionari ordinari con valore nominale inferiore a quello di mercato della società stessa.
[Il discorso è mooooolto impreciso, ma penso ti dia una chiara risposta Hermy]

Se l'aumento di capitale avviene per una società già quotata in Borsa allora sono c***i amari, ma non è questo il caso.