- gio mar 02, 2017 8:22 pm
#348929
Artea ha scritto:È possibile che esista una dimensione massima per un parco su offerta/prezzo, oltre la quale, in termini di ritorno economico, convenga affiancare due parchi?
Mi spiego meglio, se ferrariland fosse stata una nuova area tematica all'interno di PA, di quanto avrebbero dovuto alzare il costo del biglietto per rientrare della spesa? Nello specifico, questo incremento non avrebbe rischiato di produrre un calo degli ingressi nel parco?
Hai centrato la questione. Il ritorno di un investimento in un parco è subordinato al numero di persone che questo attirerà e al prezzo marginale di ingresso (delta tra prezzo ante e post investimento). Chiaramente le variabili prezzo-flusso di persone sono inversamente proporzionali, ossia tanto più aumento il prezzo e tanto meno ci sarà gente disposta a entrare al parco, per cui trovare l'equilibrio non è sempre agile.
Port Aventura è però riuscita negli anni a sostenere magistralmente la domanda (ossia il flusso di persone) per cui è verosimile che ad un aumento del prezzo del biglietto la riduzione nel numero di persone sia contenuta. Siccome però i parchi di divertimento usano come proxy del loro valore il numero di visitatori è meglio non giocare troppo sui rialzi di prezzo per evitare brutte sorprese.
In alcuni casi esiste un intervallo di "dimensionale" del parco che gli permette di investire in un secondo parco di identica tipologia (quindi non un parco acquatico per intenderci) ed è possibile, ma soprattutto desiderabile, quando si hanno le seguenti condizioni:
1) Il parco principale è sufficientemente attraente e indipendente da non vedersi cannibalizzato
2) Il parco principale non è troppo grande, in caso contrario, il rischio dell'investimento per creare una seconda alternativa valida sarebbe così ingente da porre l'intera struttura aziendale sotto eccessivo stress (vedi EP).
3) La curva di domanda è sostenuta nel tempo. Ci saranno persone disposte a pagare per vedere il secondo parco
Per semplificare tutto, prova a immaginare la situazione tipo:
A) Investimento di 100 Mln € in area tematica
B) Investimento di 100 Mln € in secondo parco
Caso A: Per avere un ritorno dell'investimento dovrei aumentare il prezzo di 10€, ma questo mi provoca un rallentamento nel trend di crescita dei visitatori, ossia aumentano rispetto all'anno precedente, ma meno di quanto non sarebbero aumentati senza l'incremento del prezzo del biglietto. Supponiamo 250.000 visitatori l'anno. Margine del primo anno = 2.500.000€
Caso B: Secondo parco con prezzo 25€. Il numero di visitatori del primo parco viene intaccato molto poco (è impossibile a PA visitare FL senza passare dal parco principale, quindi il prodotto principale non risulta cannibalizzato). Abbiamo un numero di visitatori al parco pari a 250.000 (gli stessi che si sarebbero recati al parco per vedere la nuova area). E' evidente che sopra i 100.000 visitatori il margine migliora e di molto e quindi si riduce il rischio dell'investimento, per cui qualunque azionista preferirà la seconda opzione.
Chiaro è che il caso B per essere di successo necessita delle condizioni elencate prima che sono particolarmente favorevoli e piuttosto rare, ma PA ha avuto la competenza di poterle avere e quindi è bene che le sfrutti
Giacomo