- ven dic 12, 2008 3:32 pm
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Veramente assurdo il discorso sui ritardi degli aerei! Ammesso che ci siano non sono mai oltre certi limiti... altro che Trenitalia!

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dal grado di credibilità che la nuova compagnia aerea saprà riconquistarsi
La corsa si ferma a Gricignano
È ripartito dopo due ore di sosta a Gricignano, nel casertano, il treno Alta Velocità “Freccia Rossa” che si è fermato per un guasto ieri mattina. Lo stop dovuto a un pantografo fuori uso ha provocato anche il blocco di un altro convoglio in coda. È accaduto ieri mattina: il Freccia Rossa Alta Velocità partito da Roma alle 7,25 doveva arrivare a Napoli alle 8,46, ma nel casertano si è fermato. Molti viaggiatori hanno chiesto di scendere e poter percorrere a piedi il tratto sul selciato per arrivare a prendere altri mezzi. Erano soprattutto professionisti, tra cui un medico diretto all’ospedale. Ovviamente la richiesta è stata respinta e ne sono seguiti alcuni momenti di tensione. Adiconsum e Codici stanno praparando un’azione di risarcimento. Sul sito di Trenitalia non c’era traccia dell’accaduto, ma dall’azienda confermano tutto sottolineando che si tratta di un episodio isolato, e che i primi giorni di vita dell’Alta Velocità Roma-Milano proseguono alla perfezione. Ma già domenica c’erano stati ritardi e il comitato di pendolari Napoli-Roma raccogliendo i dati di Trenitalia ha dimostrato sul suo sito che in un anno l’Av Roma Napoli ha una percentuale di ritardi tutt’altro che trascurabile. (S.D.)
Dodici minuti di ritardo. Se il buongiorno si vede dal mattino, il debutto dell’AV, ieri, qualche dubbio l’ha lasciato: almeno nei passeggeri del treno AV 9434 delle 10,30 da Roma Termini che hanno pagato 11,40 euro in più rispetto alla vecchia tariffa (prezzi standard online) per raggiungere Milano in ritardo (ed è pure stata soppressa la tratta Napoli- Roma).
A bordo, con una giornalista di Metro, centinaia di passeggeri con l’orologio in mano per cronometrare, nel silenzio ovattato di binari hi tech, la puntualità del treno che dovrebbe accorciare l’Italia. Il ritardo nasce tra Bologna e Milano, sui 212 chilometri dove il treno, invece, dovrebbe volare. Arrivo alle 14 e 41 e tante scuse ai viaggiatori. «Cause tecniche per scambio» ha spiegato Trenitalia. Per l’azienda alle ore 21 di ieri sera 28 dei 32 treni tra Roma e Milano avevano spaccato il secondo. Oggi, per i pendolari, primo giorno con il nuovo orario: dopo le proteste la prova del fuoco sarà l’allungamento dei tempi di percorrenza e dal 1 gennaio il rincaro degli abbonamenti. (C.SAL.E A.BER.)
Finora con l’Alta velocità sono arrivati, veloci, solo i disservizi. Il treno che accorcerà l’Italia ancora arranca: la palma del ritardo ieri è andata all'Eurostar 2429 da Milano per Napoli, arrivato con 36 minuti di ritardo. Il successivo, il 9431, è partito con 26 minuti di ritardo. Al mattino, invece, le cose erano andate bene: i primi due treni (il 9427 delle 7.30 da Milano a Napoli Centrale e il 9424 delle 7,09 da Firenze a Milano) erano arrivati con due minuti di anticipo. Ai ritardi si sommano i disagi per i pendolari lombardi causati dalla soppressione di alcune corse e il sovraffollamento di altre coinciso con l’entrata in vigore del nuovo orario. «Le cose non hanno funzionato come avrebbero dovuto e come Trenitalia e Rfi avevano garantito. Scriverò ai vertici di Trenitalia per esigere il rispetto integrale degli accordi» ha detto Il Governatore della Lombardia, Roberto Formigoni. «In caso contrario - ha spiegato l’assessore Cattaneo - la Regione è pronta ad azioni clamorose: il Freccia Rossa può anche rimanere in stazione». Secondo le Fs «nessun problema è stato causato ai pendolari dall’avvio della Tav».