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Sezione dedicata ai parchi italiani del gruppo Merlin. Scheda del parco Gardaland
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Messaggio Da Sveva
#179677 Gardaland, allarme di Fogliardi
«Temo per il futuro del parco»
Il parlamentare pd: «Personale e dialogo, scollamento con il territorio»


CASTELNUOVO—Un sentimento di profonda amarezza e di preoccupazione per il «cambiamento» che sta vivendo uno dei parchi divertimento più importanti d’Italia e d’Europa. Del resto, per uno come lui che a Castelnuovo è nato e vissuto e che di Castelnuovo è stato anche sindaco dal 1985 al 1995; Gardaland è sempre stato un vero e proprio punto di riferimento. E’ un grido d’allarme quello che Giampaolo Fogliardi, parlamentare veronese del Pd, ha deciso di lanciare dopo gli ultimi fatti di cronaca che hanno visto protagonista il parco nato nel 1975, grazie allo spirito d’iniziativa di una cordata di imprenditori veronesi. «Ricordo bene quegli anni, perchè mio padre era il sindaco di Castelnuovo e accolse con grande lungimiranza la proposta di una vera e propria rivoluzione nel territorio - racconta Fogliardi -. Gardaland per Castelnuovo e per gli altri comuni limitrofi è stato un evento di portata enorme». Con le inevitabili ricadute di disagi e benefici che una struttura del genere portava con sé. «Si è dovuta affrontare la questione del traffico nella zona che è letteralmente esploso con l’arrivo di migliaia di turisti da ogni dove - spiega l’onorevole -, ma i vantaggi economici per il territorio sono stati enormi ».

Trattorie che si sono trasformate in alberghi, nuove strade, ma soprattutto turisti da marzo a novembre. E anche occupazione. «Negli anni d’oro nel parco lavoravano circa duemila dipendenti. Indubbiamente è stata una grande opportunità per moltissime famiglie alle prese con problemi di disoccupazione ». E anche di centinaia di ragazzi che durante l’estate trovavano un lavoro nel parco. La realtà di oggi, secondo Fogliardi, starebbe cambiando velocemente. «Ho saputo che quest’anno il numero di dipendenti è calato di circa 200 unità, che si sta procedendo a un ridimensionamento degli orari e che molte delle attrazioni spesso non sono fruibili agli ospiti per ragioni di manutenzione. Mi sembra che invece di progredire si stiano compiendo passi indietro». Il parlamentare non vuole entrare in questioni di carattere economico. «Si tratta di una società privata e sono liberi di gestire la loro azienda come meglio credono. Ma sento il bisogno di lanciare un appello alla direzione e anche alle amministrazioni comunali del territorio affinché un patrimonio del genere non venga disperso ». Del resto il caso Glaxo, a Verona, ha fatto rabbrividire molte schiene. «Non ho alcun motivo di pensare che una realtà come Gardaland possa fare la stessa fine del centro di via Fleming - puntualizza Fogliardi -. Ma il caso della multinazionale deve fare riflettere: una realtà importantissima è sparita da un giorno all’altro. Non vorrei che potesse succedere una cosa simile con Gardaland».

Perché la sensazione, da quando il parco è passato in mano alla società inglese Merlin Entertainments, è quella di un lento e progressivo «scollamento » dalla realtà locale. «A Torino il sindaco Chiamparino si è mobilitato per le sorti della Fiat, qui sul lago è opportuno che i sindaci si facciano sentire per capire quale sarà il futuro di Gardaland - commenta il deputato -. Credo che il nuovo management dell’azienda debba cercare di entrare maggiormente in contatto con la realtà locale in cui l’azienda stessa opera». Cosa succederebbe se Gardaland non ci fosse più? «Io non cerdo che possa accadere una cosa del genere - spiega Fogliardi -, ma è importante che un parco del genere torni a "vivere" a contatto con il suo territorio, per sfruttare al meglio tutto il potenziale di entrambi i soggetti».

E.P.
01 settembre 2010