- ven dic 31, 2010 11:48 am
#189893
Finalmente mi sono ripreso, dopo 40 ore di sonno, spero di essere lucido da poter scrivere qualche frase connessa l'una con l'altra
Faccio una piccola premessa. Le domande di questo topic mi hanno sempre affascinato tant'è che rappresentano il motivo principale della scelta di studiare discipline economiche. Ora, tutto ciò che scriverò qua sotto andrà contro a tutto ciò che noi economisti siamo soliti studiare e sono consapevole di essere un pesce fuor d'acqua quando faccio questi discorsi. In ogni caso, andiamo con ordine e cerchiamo di rispondere alle domande di Deborah

.
E’ giusto risparmiare come ha fatto Gardaland negli ultimi anni in vista di un’attrazione più grande?Sì è giusto. Questo perché altrimenti non si potrebbero vedere opere più grandi di quelle che si potrebbero permettere di anno in anno. Mi spiego. E' giusto che io tiri la cinghia per qualche anno per avere un mutuo più consistente e quindi una casa più grande. Sono scelte e queste scelte (finanziarie) rappresentano il motivo per cui alcuni riescono ad avere belle case ed altri meno (ceteris paribus ovviamente).
Altrimenti, opere colossali ed imponenti del passato e di oggi, non si sarebbero mai potute realizzare se non ci fosse stato alla base un risparmio annuale. Ma qui ovviamente sta nel buon senso capire di quanto può essere questo risparmio e comprendere quando per esempio non si può risparmiare più e bisogna rinunciare a qualcosa (mi si è rotta la macchina, il mutuo lo faccio lo stesso e giro con un catorcio). Sono priorità, elementi qualitativi di una società. Ne riparlerò meglio dopo. Un altro motivo che porta al risparmio (nelle aziende accumulato nelle riserve e non distribuito negli utili) è il fatto che non si possono fare ogni anno attrazione dallo stesso valore. Ci potrebbero essere anni in cui spenderemmo tutto il risparmio creando qualcosa di inefficiente o anni in cui avanzeremmo del risparmio e dovremmo comunque impiegarlo nell'attrazione di nuova costruzione.
In definitiva è giusto e corretto risparmiare, con buon senso QUALITATIVO, anno per anno per avere in questo caso un'attrazione più "importante". E' lo stesso sistema su cui si basano i mercati finanziari (le banche che concedono un prestito oggi, si fanno pagare degli interessi, ecc. mi pare si chiamasse dilazione nel tempo delle disponibilità economiche, o qualcosa di simile). [ps sto scrivendo di getto, passatemi alcuni errori]

Ora, più importante da capire è il meccanismo del
"si può davvero risparmiare in una società?" Fondamentalmente bisogna trovare un equilibrio (precario) tra pay-out e risparmio e questo equilibrio dev'essere difeso dall'amministratore delegato. Il senso è: io azionista preferisco avere 100'000 € oggi e mettermeli nella mia banca che così in caso di crisi ho dei soldini, piuttosto che averne tra 5 anni 105'000 e non avere nulla oggi. Della salute della società, poco mi importa, io penso a me stesso e a far mangiare la mia famiglia.
Quando si propone il pay-out (% di utile distribuibile in dividendi, tipo utile 100 payout 60 allora ci sono 40 che vanno negli utili portati a nuovo ecc. e che formeranno una parte di risparmio) è ovvio che nessuno voglia un payout basso. Tutti vogliono guadagnare no? Il problema è che chi gestisce la società (AD, consiglio d'amministrazione) è diverso da chi ci apporta i soldi (soci, merlin) e gli interessi sono logicamente diversi. Chi si sbatte ogni anno per far sopravvivere (e quando riesce bene a far vivere) una azienda conosce tutti i problemi, il socio invece vuole solo vedere remunerato il suo capitale con un alto ROI (che so, il 10%, cioè ci vogliono 10 anni per riavere lo stesso capitale che ho investito).
Il problema più importante è capire se davvero si può risparmiare, perché il risparmio è sano ed indispensabile. Ma quello a cui siamo soliti vedere a Gardaland io non lo chiamerei risparmio, per come la vedo io, sono cose leggermente diverse.
Sta nelle capacità di riuscire a risparmiare e accontentare gli investitori al meglio (trovare quell'equilibrio tra payout e risparmio di cui parlavo prima) la differenza sostanziale. Gardaland non è in grado. Phantasialand sì, europa park sì, disneyland... ne riparliamo

Phantasialand crea Talocan un top spin normalissimo con una tematizzazione semplice ma incredibilmente efficace, dopo mi pare la costruzione di black mamba (quindi in un anno di risparmio). Loro, probabilmente, hanno trovato il giusto equilibrio (o hanno soci "intelligenti").
Personalmente ritengo che gli elementi qualitativi valgano più di tutti quelli quantitativi. Anche Gardaland crede ciò con la tematizzazione che rende il parco più bello e porta ogni anno tot. visitatori (perché ammettiamolo... non è la qualità delle attrazioni che spinge l'ospite a fare fuga da atlantide ecc.). Le tematizzazioni perdono valore ogni anno e sono soldi buttati nel cesso (in bilancio). Eppure... secondo me e qualche altro nel mondo, rappresentano un punto di forza per portare nuovi visitatori al quale non si può e non si deve rinunciare. Purtroppo però (mia opinione) il tema di Gardaland supera di molto la qualità delle attrazione e crea un gap che è troppo visibile e che ci fa torcere il naso molto spesso (vedi FDA).
Chiudendo la domanda, è giusto il risparmio, ma fatto con saggezza. Risparmiare per gli anni avvenire è corretto e per farlo bisogna avere un AD con le palle, dei soci che puntano a caratteristiche qualitative (ma a tal proposito ricordo l'ipo della merlin, la quotazione in borsa insomma) e raggiungere un buon equilibrio tra payout e risparmio. Questa è capacità, non scelte (come siamo soliti pensare: gardaland sceglie di risparmiare... no! non è capace, perché probabilmente non ha a suo vantaggio soci intelligenti, ecc.)
.
E’ giusto proporre attrazioni imbarazzanti per questi tagli?Ovviamente no! Penso di aver risposto prima con l'esempio di Phantasialand e tra le righe con "il risparmio fatto con saggezza". Purtroppo però ripeto che Gardaland (il direttivo) non fa scelte in questo caso. Ma è trascinato dalle volontà "di denaro" di altri. I tagli poi non sono risparmio. Tagliare è salutare solo quando si ottimizza, mai se il taglio è fine a se stesso. Gardaland potrebbe tagliare, ottimizzando, proporre nuove attrazioni all'avanguardia e aspettando un anno in più per un coaster come X Raptor (e se non puoi aspettare un anno in più perché l'occasione si è presentata in quel momento e non hai riserve sufficienti... allora tagli esattamente come ha fatto gardaland. come una famiglia che ha messo via 5000€ di risparmi e si rompe la macchina e per comprarla una nuova subito taglia un sacco di spese. Si capisce bene che una società che vive (e non sopravvive) anche in periodi di crisi, è in grado di avere le riserve sufficienti per "eventi imprevisti". Ma qui di nuovo ci vuole un AD con le palle che dice ai soci/merlin "io i soldi risparmiati non ve li do per nessuna ragione al mondo" e dopo due giorni si trova senza più il mandato e alcun emolumento. Diciamo che è una posizione (se conoscete come funzionano i direttivi aziendali) ricattatrice (sono i soci a decidere chi sono gli amministratori ecc.).
Quindi no, non è giusto e una società che vive non dovrebbe farlo. Questo è sintomatico di una società che sta sopravvivendo.
.
E’ giusto ridurre i costi? Sì se si ottimizzano i risultati. Sì se sono sani per l'azienda. (se tu dai 1000€ a tuo figlio di 5 anni non saprebbe gestirli, anche qui a furia di essere ripetitivo bisogna trovare un "equilibrio"). Quindi è corretto se fatti con testa. Gardaland a quanto pare non lo sta facendo con saggezza.
Tuttavia se si guarda il bialncio del 2007 e del 2008 si notano che i costi per il personale sono aumentati dell'8% circa (vado a memoria eh). Quindi significa che dietro c'è un problema di diverso tipo. Di nuovo organizzazione (forse meno addetti al pubblico e di più negli uffici, ecc.). Ma qui con questi dati possiamo fare molto poco. Fatto sta che è giusto ridurre i costi solo se si ottimizza (se tu Deborah hai una pasticceria e guadagni 1000 e ti costa 1050 è bene che tu tagli (se non puoi aumentari i profitti) per raggiungere almeno il pareggio, tuttavia, non tagliare come farebbe il resto del mondo "50€" sarebbe sbagliato. Taglia quello che non fa perdere la qualità, quello poco indispensabile e ottimizza i resto. E' un discorso complicato e ci vorrebbero dei casi reali per poterne parlare al meglio e se vorrete ne parlerò volentierissimamente, vista la mia passione per questi argomenti

)
.
E’ giusto sacrificare il restyling? No. Vedi europapark che ogni anno aggiunge un animatronic in ogni attrazione del suo parco, così ogni anno l'utente, il guest vede qualcosa di diverso, vede che il parco è in qualche modo vivo. Gardaland per mostrare che è un parco vivo lo fa costruendo nuove attrazioni, ma sacrificando il restyling. E questo non è sano. E' come una famiglia che si compra una macchina nell'anno 1, poi una moto l'anno 2, poi si fa viaggi ecc. sacrificando la riparazione del tetto, la riverniciatura della casa ecc. Prima o poi piove dentro e ci sarà muffa

Quindi non è giusto. E di nuovo non è una scelta di Gardaland ma è la non capacità di trovare l'equilibrio tra risparmio e dividendi (soci e AD).
Credo che Gardaland lo faccia come "scelta obbligata" perché non è in grado di fare altrimenti.
Per concludere... gli elementi qualitativi sono importanti quanto quelli quantitativi. Un bel prato curato ti costa un sacco di soldi (giardiniere, erba, acqua, lotto non edificabile, spazi ecc.) e in bilancio è un costo annuale senza ricavo correlato. Eppure è bello e porta gente. Di nuovo... è questione di equilibri

bon, ho finito. Ho scritto di getto, non rileggerò nemmeno. Ci saranno 2000 errori di ogni genere (anche perché sono ancora un po' frastornato).
Spero di aver risposto al meglio alle domande

E sorry per il papiro
Giacomo