- lun apr 07, 2014 10:36 am
#304937
Buongiorno a tutti!
Di seguito una piccola recensione sulla nuova area.
Premessa per meglio contestualizzare il mio punto di vista:
- ho una bimba di tre anni
- andiamo a Gardaland circa 30 volte l’anno
- fortunatamente abbiamo visitato parchi in mezzo mondo
Siamo arrivati al Parco sabato mattina verso le 10.15: nessuna fila in ingresso e poche decine di persone intorno a noi, molte abbonate.
Arrivando nella ‘piazza Medioevale’ guardando a destra si nota subito la nuova macchia di colore e sinceramente l’impatto visivo non mi dispiace.
L’ingresso non è stile Las Vegas, ma nemmeno sottotono: fa quasi tenerezza vedere due ‘banali’ altalene in un parco come Gardaland, ma lo sguardo è immediatamente catturato dalle quattro grandi strutture presenti nella stessa area (del castello scrivo dopo).
Dopo qualche minuto di studio e perplessità, mia figlia si è lanciata con entusiasmo tra corde, mini free-climbing, scale su tronchi e ‘ponti tibetani’; per ora tutto è nuovo e lucido, ma comunque la struttura appare solida e a prova di bambini.
Difficilmente si può rimanere meno di mezz’ora: i bimbi si imitano, corrono, saltano e si divertono come matti.
Le panchine per i genitori sono fuori da questo spazio recintato, quindi all’interno si resta in piedi.
Con spirito collaborativo più che critico segnalo alcune azioni preventive a correttive che implementerei appena possibile (meditate nel pomeriggio, quando solo qui erano presenti almeno cinquanta bimbi):
- i vari ponti di corda sono ‘one way’ quindi permettono il passaggio di un bambino alla volta; spesso si incontrano a metà e alcuni si spaventano, altri spingono, taluni si spostano a fianco e pochi avanzano come rulli compressori. Ideale sarebbe avere due percorsi paralleli o almeno provare a definire un senso unico, ma per come è costruita la struttura mi sembra difficile (si sale e si scende da più punti)
- l’addetto all’ingresso è poco più che inutile: gira, sorride, saluta, ma la vera funzione ancora mi sfugge. In compenso l’utilizzo è limitato ai bambini di altezza inferiore a 140 cm e questo non viene fatto rispettare. Il problema non è ovviamente legato ai ‘più grandi’ in sè, ma inevitabilmente la foga nel gioco, la forza e l’incontrollabilità che li distingue li rende ‘pericolosi’ per i bimbi più piccoli, che si vedono scavalcati, saltati e intimoriti.
- I genitori dovrebbero essere sempre presenti, vicini ed avere un ruolo di controllori attivi: sembra scontato, ma il più delle volte non è così. Sgridare il figlio di un altro perché ha spintonato, calpestato o scavalcato il tuo è veramente spiacevole, ma in queste condizioni a volte diviene inevitabile (non deve valere la legge del più forte)
- Alcune parti sono pericolose, soprattutto se non si attua la vigilanza sopra riportata: le ‘finestre’ di ingresso diventano aperture nel vuoto per i bimbi che sono già all’interno ed il rischio è un volo di più di un metro.
- Una vite di sostegno già mancava, al suo posto varie piccole schegge di legno: a parte questa svista credo sia comunque impossibile eliminare il problema e qualche piccola ‘ferita’ alle manine è da mettere in conto; già ora, anche se tutti i legni sono ben lavorati e rifiniti, le parti abrase, non lisce o scheggiate sono varie.
Nel complesso questa parte è molto carina e godibile, impossibile trovarne di pari livello nei parchi di città.
A pochi metri si trova il grande castello ‘acquatico’: si entra scalzi passando per una vasca lava piedi e poi ci si può scatenare tra lunghi scivoli a tubo, cascate e fontane. E’ una attrazione assolutamente estiva: in tutto sabato, nonostante i 20 gradi e la presenza a tratti del sole, NESSUN bambino è entrato (me lo ha confermato anche la ragazza ‘di guardia’ all’ingresso)
Molto coreografico, nella stagione calda credo accoglierà da solo decine di bambini: naturalmente per ora non posso valutare sicurezza, ergonomicità e ‘risposta’ emozionale.
Subito a fianco è presente la struttura non sorvegliata dove lasciare scarpe e abitini asciutti, oltre a spogliatoi e bagni ben realizzati. Peccato ci sia un insidioso scalino tra la zona vestizione ed i lavandini: quando sarà tutto bagnato occorrerà attenzione per non scivolare e sbattere sul pavimento in ceramica (non antiscivolo)
Brutti e non so quanto utili i due maxi asciugatori giallo limone posti in bella vista: funzionano con una moneta da due euro o due da un euro per 3.5 minuti.
Sempre percorrendo pochi metri si arriva nell’ultima parte del Land: quella delle colline salterine.
I tappeti elastici sono cinque o sei, di varie dimensioni, sicuri e ben realizzati. Le panchine sono proprio di fianco.
Il wifi è attualmente pessimo in questa parte: una ‘tacca’ al massimo (almeno con il Galaxy S4): se non già previsto occorre potenziarlo.
Da regolamento può salire solo un bambino per tappeto: inapplicabile ed utopistico.
Considerazioni finali: sicuramente questa parte di Gardaland ha una funzione importante, accogliendo almeno cento bambini (quindi a spanne due/trecento persone) che così non sono in fila alla Doremifarm, al Volaplano o al Bruco. Le file nelle attrazioni per i più piccoli saranno più brevi con gioia di tutti.
A parte questa funzione ‘di scarico’ piace davvero tanto ai più piccoli (3-5 anni) che difficilmente se ne vorranno andare prima di mezz’ora (Più probabile un'ora o due).
Piena di colori e di vita a mio parere è davvero una bella novità.
Se genitori e nonni svolgeranno il proprio naturale ruolo, non lasciando bradi figli e nipoti, problemi di sicurezza seri non ne dovrebbero capitare.
Riverifico quanto scritto nei prossimi due sabati!!