Ciao, per interagire con noi registrati o accedi al forum. Se vuoi rimanere aggiornato

Condividi le Notizie trovate sul web, chiedi Consigli sui parchi o apri un Confronto tra di essi. Leggi le ultime notizie dai parchi di divertimento.
Avatar utente
Messaggio Da Pandolf
#359654 Come per Disneyland qui in Italia, si era parlato ma ahimè, anche per questo caso, sarà dura vedere un parco Universal qui in Europa e così vicino in Francia.
Avatar utente
Messaggio Da Davidino84
#359662 Beh, per assurdo, forse se fosse proprio il vicino di DLRP sarebbe meglio.
Orlando (seppur di dimensioni e richiamo maggiori) è un ottimo esempio di sinergia tra parchi di "aziende" diverse. Creerebbero l'area numero uno del vecchio continente per l'amusement, sarebbe la volta buona che Val D'Europe avesse il frullìo di gente che merita
Avatar utente
Messaggio Da peppe2994
#359663 Non può funzionare neanche lontanamente.

In Europa c'è troppa concorrenza. Parliamo di qualcosa come 50 parchi, contando solo i meccanico/tematici principali. Tutti ad un paio d'ore di volo se non di macchina.
Follia.

Non solo, l'Europa ha una quantità, chi più chi meno, tendente ad infinito di attrattive, da quelle naturali a quelle culturali. In Florida (come nella metà degli USA) c'è il nulla intervallato da altro nulla cosmico, con qualche eccezione ogni tanto.
E' chiaro che quelle sono le condizioni ideali affinché una mecca del divertimento e dell'intrattenimento possa crescere indisturbata con serenità, facendo anche piani per il futuro a lungo termine.
E così si spiega perché la Universal procederà con un investimento plurimiliardario per il suo terzo parco ad Orlando.

Altra cosa, al momento quasi 4 milioni di europei vanno in Florida ogni anno. L'Asia si ferma ad 1 milione, quindi ha più senso andare a costruire parchi lì, visto che ad Orlando portano pochissima redditività.

Per come la vedo io, dobbiamo soltanto dire grazie che a suo tempo si costruì DLRP, perché in uno scenario odierno, non si sarebbe fatto. Troppe cose sono cambiate da allora, e non in riferimento ai soli equilibri dell'economia mondiale, ma anche all'aumento esponenziale del traffico aereo che ha reso le distanze molto relative.