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Messaggio Da dodo1
#70945 ok..allora si tratta veramente di plagio alle proprietà intellettuali (progetti) e materiali (attrazioni per altro già costruite in germania) :shock: :shock: :shock:
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Messaggio Da djrenny
#71021 ma sta mappa da dove viene?..siamo sicuri non sia una bufala la mappa? :roll:
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Messaggio Da lore1991
#71035 credo venga dal sito del futuro parco, quindi non credo proprio :wink:
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Messaggio Da djrenny
#71037 è assolutamente impossibile che accada una cosa del genere nella realtà..
è come se volessero fare una copia esatta di EP..
Io non credo sia neanche immaginabile farlo,fallirebbe immediatamente l'intero progetto x sole spese legali :wink:
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Messaggio Da RonWeasley
#71038 Se la Mack da i permessi le attrazioni sorgono senza problemi :wink:
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Messaggio Da djrenny
#71080 e ti pare che possa dare i permessi di copiare a stampo il suo parco?
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Messaggio Da RonWeasley
#71085 Tutto è possibile (Europa Park è una sorta di showroom della Mack) anche se spero nel buonsenso di chi "costruirà" il parco... i parchi saranno anche a più di 1000 chilometri di distanza l'uno dall'altro ma i tedeschi che capiteranno in zona non avranno certo voglia di visitare un clone del loro parco...
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Messaggio Da Maite-nageur
#72004 Si va avanti ...:

Su ViviEnna :

Parco Tematico Regalbuto: Siglati i primi contratti di vendita dei terreni

Regalbuto 16/12/06 - E’ stata la signora Vita Triolo, di 84 anni, la prima a ritirare il proprio assegno per l’acquisto del terreno di sua proprietà che si trova nella zona dove sorgerà il Parco Tematico di Regalbuto. La signora Vita è sorridente e soddisfatta e ci racconta che quel terreno è suo da generazioni: suo padre lo aveva acquistato con i risparmi messi da parte dopo essere emigrato in America e lo aveva regalato a lei al momento del matrimonio. Adesso la signora è vedova e le rimangono i due figli che sono andati a vivere a Milano. “Sono contenta perché quel terreno, anche se aveva valore affettivo per me, sarebbe rimasto incolto e inutilizzato. Quindi è bello che venga usato per qualcosa che fa il bene di tutti” – ha detto la signora Vita. Sicuramente molte delle storie dei sei proprietari che questa mattina hanno ricevuto il loro assegno per la vendita del terreno sono simili alla sua. La Atlantica Invest Ag ha scelto di rendere pubblica la prima tornata di acquisto dei terreni (sono stati pagati gli anticipi pari a 5% del valore complessivo dei terreni), per dimostrare ai regalbutesi che il grande progetto di cui si parla da cinque anni è finalmente partito. La consegna degli assegni si è svolta nella Sala Consiliare del Palazzo Comunale. Erano presenti l’Avvocato Mario Cavallaio, rappresentante legale della Atlantica Invest Ag, Rosario Musumeci (del gruppo svizzero) e i sindaci dei comuni che compongono l’Associazione Pro Parco. Inoltre hanno assistito alla firma dei contratti anche i più importanti esponenti politici della Provincia, tra cui gli Onorevoli Crisafulli, Grimaldi, Galvagno e Tumino, il Presidente della Provincia Salerno e il Segretario Provinciale dell’UDC Paleremo. Per l’occasione sono giunti dalla svizzera due membri del gruppo Atlantica Invest: Matthias Baumeler e Heinz Hartmann, che hanno assistito alla firma dei contratti e hanno poi ringraziato in tedesco la comunità regalbutese per aver creduto nel progetto. Naturalmente grande soddisfazione è stata espressa dal Sindaco Scornavacche, che è apparso emozionato, e dal Presidente del Consiglio Venticinque, da sempre grandi sostenitori del progetto.

il link : http://www.vivienna.it/regalbuto/notizi ... news=18176
Immagine
Messaggio Da Gymvideo
#72008 Finchè non vedo binari di coaster che si ergono dalle gru non è partito un bel niente di progetto :twisted:
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Messaggio Da Maite-nageur
#73396 Trovato articolo della La Repubblica, 8 novembre 2006 Autore: Bolzoni A.
Il link : http://eddyburg.it/article/articleview/7633/0/195/

L'articolo :

Il solito, mirabolante "sviluppo" a colpi (spaventosi) di movimenti terra, promesse da marinaio sull'occupazione, e tutto per l'ennesimo triste baraccone da fiera, solo molto più grosso. La Repubblica, 8 novembre 2006

REGALBUTO - Fumerà come l´Etna, che è proprio lì dietro. Ma sarà fatto di cemento e ci correrà dentro un treno. Un vulcano finto accanto a quello vero. E fabbricheranno anche un Colosseo. Dal lago le gondole scivoleranno verso piazza San Marco, su una collina svetterà il Campidoglio, a valle si vedrà la Tour Eiffel e in fondo le Piramidi.
Eccolo, come un miraggio fra i campi sperduti della Sicilia, il parco dei divertimenti più grande d´Europa.
Sconfinato quanto e più di EuroDisney a Parigi, esteso quattro o cinque volte Gardaland, più faraonico del Mirabilandia di Ravenna, sarà una mecca di plastica e cartapesta questa opera milionaria che - leggiamo nella brochure stampata con tanto di bandiera italiana e stemma della Trinacria - «segnerà una svolta epocale per lo sviluppo dell´intera regione».
E´ proprio un miracolo quello che sta per compiersi a 59 chilometri da Catania e a 128 da Palermo, per grazia ricevuta un paese di 8 mila abitanti verrà invaso da più di 8 milioni di turisti in cinque anni, quasi il doppio di quanti sono tutti i siciliani. E sarà sommerso da una valanga di soldi che tramuterà per sempre la sonnolenta Regalbuto in una capitale mondiale dello spasso.
O almeno così la raccontano i protagonisti del più colossale investimento privato nel turismo mai tentato prima nell´isola, un giovanissimo avvocato di Giarre e un uomo d´affari di Zafferana Etnea che parlano a nome di un gruppo franco svizzero pronto a far diventare uno dei luoghi più disabitati della Sicilia il paradiso dei giochi.

Con due alberghi da duemilaseicento posti letto, campo da golf a 27 buche, ristoranti e discoteche, cinema, sale congressi, parcheggi, pezzi di città italiane e americane rifatte, canali, rotaie, strade, svincoli, un eliporto, un centro di produzione televisivo, una cinquantina di bus navette che andranno avanti e indietro: un´ora e 20 minuti per Taormina, un´ora e 35 minuti per Agrigento, un´ora e 40 minuti per Siracusa.
Numeri e tabelle di marcia da capogiro. Per l´estensione dell´opera: 246 ettari di alture e pianori intorno al lago Pozzillo, in provincia di Enna. Per i costi: 624 milioni di euro. Per i tempi di realizzazione: meno di 3 anni.
Per scoprire come tutto ciò possa davvero avverarsi verso la metà di novembre - quando al ministero delle Attività produttive e alla Regione siciliana sarà definitivamente approvato il progetto - abbiamo incontrato in un piccolo studio legale ai piedi dell´Etna l´avvocato Mario Cavallaro, il portavoce dell´Atlantica Invest Ag di Basilea, sigla sotto la quale quattro società (la Viamat, gigante svizzero della logistica e dei trasporti con filiali dal Sudamerica a Singapore, la Oth, l´Adventic e la Green Tree degli Oeri, azionisti della Roche e del Basilea Football) punteranno «sul futuro della Sicilia».
Fino a un paio di anni fa l´avvocato Cavallaro si dedicava a piccole cause civili, dividendosi fra il Tribunale di Catania e quello di Palmi, oggi espone una nuova targa di ottone sulla porta d´ingresso: «Studio legale associato Cmp, International Trading & Consulting». Spiega subito l´avvocato: «La maggior parte del denaro ce lo stanno mettendo i privati, non sarà un parco all´americana: il 65 per cento della superficie è destinata a verde e darà avvenire a tanti giovani disoccupati». L´ideatore del maxi parco si chiama Rosario Musumeci, è un imprenditore emigrato in Svizzera dove a quanto pare ha fatto fortuna. Gli investitori a un certo punto stavano scegliendo la Turchia, Musumeci li ha convinti a scommettere su Regalbuto.

Quasi 485 milioni usciranno dalle casse dell´Atlantica Invest Ag, 114 quelli che verserà lo Stato attraverso Sviluppo Italia. E poi la Regione ha già garantito i primi 25 milioni di euro per le «infrastrutture», soldi che serviranno per la bretella che dovrà collegare in 9 chilometri l´autostrada Palermo-Catania al lago.
Quando fu presentato alla fine del 2001, il progetto prevedeva una spesa di 830 milioni di euro. Qualcuno lo bocciò, altri preferirono ridimensionarne confini e costi. Poi le pressioni del governatore Totò Cuffaro e di una folta schiera di deputati del centro Sicilia fecero «camminare» sempre più velocemente le carte, superando di mese in mese ogni intoppo burocratico.
Sono tutti d´accordo, tutti lo vogliono. Destra. Sinistra. Centro.
Dicono che porterà almeno 3 mila posti di lavoro durante la sua realizzazione e poi altri 1200 o addirittura 2000. «Senza contare l´indotto», racconta Giuseppe Nunzio Scornavacche, sindaco diessino di Regalbuto. Ricorda: «Qui prima c´erano più di 13 mila abitanti, la popolazione si è praticamente dimezzata per l´emigrazione: un´occasione come questa se non arrivava sarebbe stato nostro dovere cercarla». Ci crede naturalmente più di tutti lui, il sindaco Scornavacche. Già pensa al centro storico da ristrutturare, ai bed and breakfast che apriranno nella sua Regalbuto, ai milioni di turisti. E conclude: «Un impianto chimico inquinante non lo avremmo mai accettato, ma un parco così mi sembra un´opportunità irripetibile».

Il 29 luglio del 2005 il progetto è stato «ammesso» all´istruttoria in ministero, il 4 aprile del 2006 hanno approvato il «contratto di localizzazione», il 22 settembre scorso una delibera del governo regionale ha annunciato lo stanziamento dei primi 25 milioni di euro. E ora, il 23 novembre, la firma per l´ok definitivo al parco.
Sono già state avviate le procedure per l´acquisto dei terreni, che gli svizzeri stanno comprando a prezzi di mercato e anche di più. Poi le ruspe e i bulldozer cominceranno a scavare. E a trasportare terra intorno al lago Pozzillo, una delle dighe artificiali più grandi d´Italia, 7 chilometri in lunghezza, 2 in larghezza e sullo sfondo l´Etna già imbiancato. E poi ancora spianeranno per i parcheggi, tireranno su i due albergoni. E una Torre di Pisa, la piazza della Signoria, il corso di Taormina, le due rive della Senna, un villaggio del vecchio West e un altro svizzero con l´inevitabile omaggio di una casa del cioccolato, un mare del Nord con le imbarcazioni vichinghe, il circuito di Monza, un angolo di Lousiana e - altro obolo - un Palazzo dei Normanni, la sede dei 90 deputati della Regione. I lavori dovrebbero iniziare già nei primi mesi del 2007 e finire nel 2009, quando il grande parco aprirà.
Il biglietto costerà 25 euro. Come si chiamerà, ancora non lo dicono. «E´ un segreto, lo faremo sapere solo all´ultimo e sarà una sorpresa», giura l´avvocato Mario Cavallaro dello «Studio legale Associato Cmp International Trading & Consulting» di Giarre.
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Messaggio Da Neo
#73482 La partenza pare in pompa magna...speriamo di nn essere delusi all'ultimo momento!
Messaggio Da niko75
#75539 ragazzi udite udite ,oggi sara' piantato l'albero di innagurazione e presentato il plastico del parco come si presentera' realmente leggete le news e giudicate voi,io a mio parere scusate la non credibilita' di questo progetto e tanti altri ancora in fumo rimango con il punto interrogativo,speriamo per tutti noi appassionati che sia una e vera propia realta' e felicita' per tutti noi amanti dei parchi giochi. http://www.vivienna.it/regalbuto/notizia.php?id_news=18509
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Messaggio Da Massimo
#75592 siamo in due.. fino a che non vedo, non credo.