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Messaggio Da Lucantropo
#303343 Non vedo il problema di fare il parco "fuori" da una grande città, penso che valga per tutti i principali parchi del mondo...

Sarebbe come pretendere di fare un Parco con le palle ai Jardin du Luxemburg nel cuore di Parigi.. infatti Disneyland l'hanno fatta a 40km e non mi pare che sia un problema raggiungerla e con lo spazio che ha potrà espandersi per i prossimi cent'anni visto che oggi occupa si e no 1/4 dell'anello originario..

Forse eviti di avere i problemi di parcheggio che c'erano in questo parco e che in parte ne è stata la causa del fallimento, come raccontato da Maite... ma certamente avranno ben in mente una nuova colata d'asfalto per ovviare al problema.


Onestamente degli impianti e dei servizi penso che non recupereranno un bel niente poichè a livello tecnico sarà tutto da rifare considerando lo stato di abbandono e l'"epoca" alla quale risalgono.. senza considerare che se vuoi riutilizzarli sei vincolato a conservare lo stesso layout... e il poco vantaggio nel recuperare qualcosa di recuperabile va messo di fronte ai costi di demolizione e smaltimento.

A me sembrano quelle cose tanto affascinanti sulla carta, ma poco pratiche nel concret, poi per carità magari avranno ragione loro... ma ho seri dubbi che sia più conveniente recuperare un parco da smantellare piuttosto che costruirne uno da zero come ti pare e piace.. a meno che la società non abbia acquisito il terreno a condizioni particolarmente di favore o non abbia ricevuto incentivi per recuperare la zona... certo questo, magari in un piano di riqualificazione del comune (dove magari la gente è stanco di avere un'area verde degradata ed inutilizzata), potrebbe fare la differenza e rendere comunque il progetto conveniente.

Penso che la cosa verta più attorno a questo discorso, che al recuperare due condutture arruginite e qualche cavo elettrico spellato.. ma sicuramente qui l'unico che ne può sapere qualcosa è Maite, per cui è inutile parlare con tante certezze.. :wink:
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Messaggio Da Maite-nageur
#303355 Ci sono diverse ragioni da considerare : soprattutto per la memoria, il sito è particolarmente ricco di spirito nella comunità di Berlino, fa parte della storia della città.

Ci sono ragioni economiche, naturalmente, l’opzione per il recupero del parco (almeno le zone cedibile è molto meno costosa rispetto ai costi che si sarebbero accumulati in ricerca di terreni, il finanziamento per l’acquisto di questi terreni è la necessaria pianificazione e altre infrastrutture (la gestione dei corpi idrici per esempio, creazione di laghetti ecc.) prima di iniziare la costruzione stesso.
Il potenziale acquirente diminuirebbe fortemente il tempo di inattività prima che il parco sia aperto e potrebbe avere uno ritorno sull'investimento più rapido.

Se prendo il caso della "Compagnie des Alpes", il loro obiettivo non è quello di creare una struttura tipo Disneyland ma piuttosto quotare "Gruppo Walibi", così l'area di Spreepark dovrebbe andare benissimo. Ci sarebbero meno lavoro importante e necessario in disposizioni tecniche e logistiche per una buona base chè è già presente : esaminare, aggiornare o ricostruire, ma il tutto in una soluzione a più basso costo che extramurale Berlino.

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Norbert Witte all'epoca aveva visto forse troppo grande per la mentalità del ex RDG, con l'acquisto di molte attrazioni (13) dal parco francese Mirapolis http://fr.wikipedia.org/wiki/Mirapolis (ex parco divertimenti situato a 30 km a nord ovest di Parigi. Aperto nel 1987 e chiuso nel 1991 perché era mai redditizio con la concorrenza di Parc Asterix (1989) e l'arrivo dell'impero Disney). Ma questa è un'altra storia chè posso raccontarvi più tardo se siete interessati, questo parco essendo un culto in Francia.

Il pubblico del SpreekPark (o più tosto del “Kulturpark Plänterwald” a l’epoca) pagava finora per attrazione fate, non erà pronto per il diritto di accesso unico, l'apertura verso l'Europa occidentale, e il problema dello parcheggio che non era mai stato sollevato prima, a causa dei pochi veicoli privati sotto il RDG, preticipano alla fine il parco gradualmente ad un livello di debiti di oltre 12 milioni di €.
Abbandonato dai vivi, il Spreepark ha proseguito la sua lenta metamorfosi, non c'è da stupirsi chè sua complessità sono spesso utilizzati oggi per riprese cinematografiche, pub o concerti improvvisati.

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E ancora meno sorprendente che Witte ha rilanciato uno “microbusiness”, cavalcando l'ondata di esploratori urbani curiosi che non hanno mai cessato di infiltrarsi nel luogo ufficialmente chiuso. Tre anni fa, Witte ha assunto guardie private e si organizzano visite guidate ogni week-end del loro sogno abortito (15€ la visita). Ma Norbert Witte, che vive sul posto in una "roulotte", non esci mai, certi organonizzano la rotonda di sabato e la domenica, altri vendono salsicce cotte in un piccolo chiosco all'ingresso del parco.
Recentemente, una nonna di 80 anni (senza dimora fissa) è entrata di notte sul sito. Aveva deciso di dormire in una gondola della ruota panoramica. Il vento sè alzato, la ruota ha girato, e nonna è rimasta bloccata in alto fino al mattino.

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folla per la visita del sito il week-end

Ultima modifica di Maite-nageur il dom mar 09, 2014 7:29 pm, modificato 1 volta in totale.
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Messaggio Da Lucantropo
#303356
Maite-nageur ha scritto: il finanziamento per l’acquisto di questi terreni

Naturalmente ho letto anche tutto il resto, ma mi ha colpito questo passo... significa dunque che il terreno verrebbe dato in concessione senza dover sborsare soldi per l'acquisto?

Già questa mi sembra un'ottima ragione per scegliere di recuperare un vecchio sito anzichè dover partire da zero altrove.
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Messaggio Da Maite-nageur
#303357
Lucantropo ha scritto:
Maite-nageur ha scritto: il finanziamento per l’acquisto di questi terreni

Naturalmente ho letto anche tutto il resto, ma mi ha colpito questo passo... significa dunque che il terreno verrebbe dato in concessione senza dover sborsare soldi per l'acquisto?

Già questa mi sembra un'ottima ragione per scegliere di recuperare un vecchio sito anzichè dover partire da zero altrove.


Si è proprio cosi, la città di Berlino vuole solo attivita "culturale" sul sito di SpeePark