- ven ago 11, 2017 12:03 pm
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La sera del 9 agosto sono stata per la prima volta al nuovo Luneur con la famiglia. Dire che entravo con le peggiori aspettative è dire poco ma volevo comunque vedere com'era diventato lo storico Luna Park di Roma e, avendo una figlia di 6 anni che sta prendendo gusto ai parchi, mi è sembrato che fosse arrivato il momento giusto.
Devo dire che, a sorpresa, l'ho trovato in eccellente forma, tenuto benissimo, ottimamente organizzato e complessivamente piacevolissimo.
Il target under 12 è rispettato alla lettera, quindi il parco è frequentato al 100% da famiglie con bambini. Più che inutile per un giovane o un adulto entrare a vedere: ci sono solo piccole attrazioni (quasi tutte le tipologie di flat in versione baby) più lo storico brucomela (quello dove andavo anche io da piccola) restaurato e devo dire che resta uno dei migliori della sua tipologia . C'è un cinema "7D" che non ho fatto in tempo a provare e vari "percorsi avventura" per piccoli. Da quel che ho visto non ci sono dark ride (ma non siamo riusciti a fare tutte le attrazioni per ragioni di tempo).
Per entrare al Luneur (che è ormai inequivocabilmente un parco divertimenti e non più un luna park) si paga un ingresso di € 2,50. Quando l'ho visto mi sono detta: "ma che cavolata! i romani sono sempre entrati al Luneur anche solo per fare una passeggiata in mezzo al verde, mangiarsi una cosa e guardarsi intorno. Perchè togliere questa possibilità?" Ebbene, mi sono ricreduta subito. Dato il target familiare del parco è un'ottima cosa scoraggiare gli avventori occasionali e annoiati. Non solo borseggiatori, teppistelli e adescatori (che nel vecchio LunaPark potevano teoricamente girare indisturbati) ma anche semplicemente adolescenti casinisti che possano voler entrare per trollare un po', lasciare qualche scritta o danneggiare le scenografie "gratis". Giusto tassare gli avventori anche se di pochi euro per assicurarsi un minimo di selezione. (Sto facendo un discorso da vecchia signora intollerante? Spero di non essere fraintesa)
In tutti i modi il Luneur, oggi, è carino e pulito ed è un paradiso sicuro per i marmocchi romani. Forse si poteva fare di meglio (io avrei sognato un Luna Park cittadino in stile Tokyo Dome) ma, una volta presa la decisione di farne un parco junior, devo dire che la realizzazione è stata impeccabile.
Dicevamo, quindi, che tutti coloro che superano gli 80 cm pagano un ingresso-base di €2,50 che non consente di salire sulle attrazioni. Per fare le attrazioni o si acquistano dei crediti singoli (le "luna-lire") oppure -più conveniente- si acquista il biglietto "open" che consente l'accesso a tutte le attrazioni per quel giorno (€15 il prezzo pieno ma pare che si trovino versioni scontate a 10€). L'idea è che i bambini comprino il biglietto open e salgano sulle attrazioni mentre i genitori si limitino a comprare il solo ingresso. Infine, questa estate era in atto una promozione: abbonamento a 40€ per 2 persone (il bambino + 1 accompagnatore che può essere ogni volta diverso) valido tutta l'estate fino al 15 settembre. Io e mia figlia abbiamo fatto quindi l'abbonamento insieme e ci torneremo, magari con la luce del giorno.
Aggiungo solo 2 cose:
I castmember sono stati ottimamente selezionati e formati perchè sono tutti ragazzi adorabili che animano con grande pazienza e simpatia le proprie attrazioni coinvolgendo i bambini ed aumentando l'hype.
Le famose "leggende" del Luneur: la horror house, la casa col gufo e il rotor sono state restaurate all'esterno ma sono vuote e servono solo per scenografia. Alle horror house sono stati tolti tutti gli elementi paurosi (il ragno gigante, gli impiccati...) un omaggio alla memoria e niente più. E' giusto così, data la situazione. Un'altra leggenda è il brucomela (come dicevo in ottima forma, anche se hanno tolto la mela gigante... spero la restaurino e le rimettano perchè lo migliorerebbe). Un'altra leggenda doveva essere il trenino delle miniere (una vecchia dark ride ben tematizzata) ma io sinceramente non l'ho vista. Forse c'era e me la sono persa, forse la stanno restaurando, forse l'hanno smantellata...
La sigla del Luneur incisa da Giorgio Vanni e trasmessa periodicamente dalle radio del parco è la ciliegina sulla torta
Insomma, per concludere, io a questo nuovo Luneur dò il massimo dei voti. Certo, non è per tutti, ma è stato fatto con la testa, funziona e sono contenta che ci sia in città.