ieri, 25 aprile, ho trascorso la giornata al Luneur con marito e figli. Complice la festività e il sorprendente clima estivo, ho visto, per la prima volta, il parco con alta affluenza (in precedenza avevo sempre evitato i giorni da bollino rosso).
Mi ero sempre chiesta come si sarebbe comportato il parco in condizioni difficili e bè, devo dire che se l'è cavata piuttosto bene.
Per la prima volta abbiamo dovuto fare un po' di fila per le attrazioni (10/15 minuti in media, con un solo picco che ha toccato la mezz'ora). Le queue line non hanno copertura ma QUASI sempre, grazie alla vegetazione del parco, hanno sprazzi di ombra che rendono tollerabile l'attesa anche col sole a picco.
I cast member del parco si confermano tutti molto gentili, pazienti e preparati. Si capisce che la selezione e la formazione che ricevono è costante e che si investe molto sul personale.
Il parco ha preso a puntare costantemente su piccoli eventi e laboratori che vengono gestiti molto bene.
L'evento principale in cui ci siamo imbattuti, dato il periodo, era la caccia alle uova: in 2 momenti della giornata (previo annuncio) si apre la caccia ad ovetti di plastica colorati disseminati per il parco, alcuni dei quali contengono dei tagliandini per ritirare dei premi: dal gelato allo zucchero filato, fino ad ingressi gratis. Noi non abbiamo trovato nessun premio ma anche solo scovare gli ovetti è stato molto divertente per i bambini.
Il parco valorizza molto bene anche le proprie mascotte (una banda di gufetti/civette) colorati ben caratterizzati e molto apprezzati dai bambini (almeno dai miei) che hanno imparato a riconoscerli, ciascuno col suo nome.
Sono stata felice di trovare il parco ancora in ottima forma: pulito (nonostante l'affluenza) curato nelle sue parti verdi e con le attrazioni e il theming bello come il primo giorno.
Veniamo alla vera novità di rilievo: il Luneur sta preparando una novità. Il famoso laghetto al centro del parco era infatti... prosciugato

Sono praticamente certa che l'acqua verrà comunque rimessa anche se dubito che il laghetto avrà lo stesso aspetto di prima.
Certo, il laghetto del Luneur era uno dei simboli del posto ma mi sembra anche giusto sfruttarlo in un modo che non sia solo estetico (cosa che avveniva anche nei decenni passati, con "Nessie").
Insomma, continuo a promuovere questo parco che trovo (nonostante il target d'età limitato) il migliore tra i parchi romani come gestione, come direzione e come voglia di investire e crescere.
Continuo a pensare (e lo dico contro il mio interesse) che debba restare un parco solo per under 12 senza aperture "ibride" agli adulti.