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- gio giu 02, 2011 3:38 pm
#206599
Io mi riferivo al fatto che avessero potuto scriverlo in un comincato stampa spacciandolo per vero.
- gio giu 02, 2011 3:39 pm
#206600
Ahah no errore mio...
Come molti sapranno io ho dei problemi di discalculia xD

Redazione news & Relazioni esterne
- ven giu 03, 2011 12:44 am
#206706
Si, è lo stesso progetto...
Praticamente, l' ex "Mediterraneum" è stato dato in gestione alla Merlin, in una discussione sullo stesso argomento c'èra un articolo...
Hermy ha scritto:http://www.theparks.it/notizie/2011/06/sea-life-roma-apre-l-acquario-a-primavera-2012-n992/![]()
Non ho capito se questo progetto va a coprire quest'altro... :S
http://www.theparks.it/mediterraneum-ac ... oma-p1223/
Si, è lo stesso progetto...
Praticamente, l' ex "Mediterraneum" è stato dato in gestione alla Merlin, in una discussione sullo stesso argomento c'èra un articolo...
- ven set 02, 2011 9:53 pm
#218623
E' arrivato il sito ufficiale:
http://www.visitsealife.com/Roma/
http://www.visitsealife.com/Roma/
Ultima modifica di lelerossi il mer lug 31, 2013 6:39 pm, modificato 1 volta in totale.
- mer lug 31, 2013 5:37 pm
#290855
Si riparla del Sea Life di Roma, sembra che siano ricominciati i lavori.
In un articolo del Corriere si parla un po' dell'acquario, delle sue caratteristiche e della sua realizzazione.
Cupole e tunnel: così l'architettura favorisce un'immersione sensoriale
Gli edifici Renzo Piano e gli altri: in tutto il mondo forme per una visita interattiva
«Vogliamo dimostrare anche la forza rigenerativa della natura sott'acqua» Il progettista Chermayeff: «Non bastano più le pareti decorative, è necessario far entrare il pubblico in questo mondo» L'era virtuale Nel 2014 l'acquario di Roma sotto i giardini e il laghetto dell'Eur: anche pesci-robot creati nei laboratori
Un'immersione sensoriale: ecco che l'acquario tradizionale si trasforma, cambia pelle e diventa un'esperienza avvolgente che conduce lo spettatore in un mondo differente dal suo.
«Gli architetti stanno cercando nuove vie per offrire ai visitatori un contatto sempre più diretto e non mediato con le altre forme viventi», spiega il progettista Peter Chermayeff che nel '92 partecipò alla nascita dell'Acquario di Genova.
Nessun dettaglio è lasciato al caso per trasformare il mondo subacqueo in un'emozione da vivere.
Senza però cadere nello spettacolo fine a se stesso.
«Non credo - prosegue Chermayeff - che l'enorme parete di metacrilato trasparente (entrato nei Guinness per le sue dimensioni: 32,88 metri di lunghezza per 8,3 metri di altezza, uno spessore di 750 mm.
e 245 tonnellate di peso, ndr) del Dubai Aquarium collocato nel Mall del complesso di edifici legati al grattacielo più alto del mondo, il Burj Khalifa, negli Emirati Arabi Uniti sia un grande contributo al mondo degli acquari.
Trasforma la fauna e la flora marina in una pura decorazione.
Una mera attrazione per attirare clienti negli shop circostanti.
Il visitatore, invece, deve "entrare" nel nuovo mondo».
Accade a Hong Kong dove una cupola ovale apre uno squarcio nel soffitto e libera lo sguardo dei curiosi a spiare sotto i mari.
Accade all'Acquario di Genova dove il tunnel che attraversa il padiglione dei cetacei, progettato da Renzo Piano e costato circa 30 milioni di euro, permette allo spettatore di essere contornato a 270 gradi da acqua, coralli e creature marine dai colori e dalle dimensioni più variegati.
«Un'opera d'arte», commenta Beppe Costa, alla guida di Costa Edutainment Spa (l'azienda incaricata di gestire l'Acquario di Genova per conto della pubblica amministrazione) lunga 94 metri e larga 30, per una superficie di circa 7 mila metri quadrati.
«È necessario creare un continuo dialogo tra le persone e ciò che le circonda - spiega Chermayeff -.
Non solo all'interno della struttura, ma anche all'esterno.
Uno dei ruoli chiave di un acquario è quello di essere un museo pubblico, quindi votato per definizione alla ricerca, che deve aggiungere qualcosa di positivo al contesto che lo ospita».
Un esempio è l'acquario di Cala Gonone (Nuoro), dove Peter Chermayeff e Sebastiano Gaias hanno creato una struttura che, grazie all'impiego di materiali naturali tra i cui i marmi di Orosei e il granito sardo, si integra con l'ambiente circostante.
«Lo stesso accade a Genova dove Renzo Piano, con il mio contributo, ha scelto di dare alla struttura un profilo basso per instaurare un dialogo gentile con il contesto urbano che lo circondava: dalle colline si può liberamente vedere il vecchio porto senza che nulla ostruisca la visuale».
Quasi un acquario invisibile.
Come sarà quello di Roma-Sealife che aprirà i battenti a metà del 2014.
«Volevamo dare alla Capitale qualcosa di particolare - racconta Domenico Ricciardi, presidente di Acquario di Roma -, una struttura a impatto zero sia dal punto di vista dei trasporti (è vicino alla metropolitana), sia da quello architettonico.
Sarà sotterraneo, nascosto sotto i giardini e il laghetto dell'Eur».
Lo stesso visitatore ha la sensazione di scendere nelle viscere della terra e immergersi nel mondo sottomarino del Mediterraneo.
L'acqua, oltre ad essere nelle vasche, è anche sopra la testa.
L'opera avrà un costo di 80 milioni (30 finanziati dai privati e il rimanente da un consorzio di banche, Unicredit e Banca Intesa in testa).
«Il progetto ha anche una valenza educativa, non vogliamo far vedere solo le bellezze dei nostri fondali - prosegue Ricciardi - ma la forza rigenerativa che il mare possiede: in una decina di anni la natura infatti riesce a rinascere anche nelle zone più inquinate».
Ma la struttura funge anche da vetrina per le tecnologie made in Italy: tra le principali attrazioni ci sono infatti pesci robot realizzati con il coinvolgimento di centri di ricerca europei e, in Italia, del Laboratorio di Robotica e Biomicrosistemi dell'Università Campus Bio-Medico di Roma.
Costituiti da strutture meccaniche rivestite da pelli artificiali in lattice, aiuteranno a studiare la vita marina.
Un approccio hi-tech per precorrere i tempi e avvicinare a un futuro virtuale.
«Si passa da un approccio informativo a uno emozional-partecipativo» - spiega l'architetto Giacomo De Amicis che per il comune di Milano aveva studiato un ampliamento dell'acquario preesistente poi non realizzato -.
Il visitatore non è più un attore passivo ma può interagire con l'ambiente circostante.
La tecnologia consente ormai di vivere la vita sottomarina senza costringere animali vivi chiusi in una vasca».
Presto quindi si aprirà l'era dell'acquario virtuale capace di rispondere agli stimoli personalissimi dei nuovi visitatori.
Corriere della Sera - Simone Fanti
In un articolo del Corriere si parla un po' dell'acquario, delle sue caratteristiche e della sua realizzazione.

Cupole e tunnel: così l'architettura favorisce un'immersione sensoriale
Gli edifici Renzo Piano e gli altri: in tutto il mondo forme per una visita interattiva
«Vogliamo dimostrare anche la forza rigenerativa della natura sott'acqua» Il progettista Chermayeff: «Non bastano più le pareti decorative, è necessario far entrare il pubblico in questo mondo» L'era virtuale Nel 2014 l'acquario di Roma sotto i giardini e il laghetto dell'Eur: anche pesci-robot creati nei laboratori
Un'immersione sensoriale: ecco che l'acquario tradizionale si trasforma, cambia pelle e diventa un'esperienza avvolgente che conduce lo spettatore in un mondo differente dal suo.
«Gli architetti stanno cercando nuove vie per offrire ai visitatori un contatto sempre più diretto e non mediato con le altre forme viventi», spiega il progettista Peter Chermayeff che nel '92 partecipò alla nascita dell'Acquario di Genova.
Nessun dettaglio è lasciato al caso per trasformare il mondo subacqueo in un'emozione da vivere.
Senza però cadere nello spettacolo fine a se stesso.
«Non credo - prosegue Chermayeff - che l'enorme parete di metacrilato trasparente (entrato nei Guinness per le sue dimensioni: 32,88 metri di lunghezza per 8,3 metri di altezza, uno spessore di 750 mm.
e 245 tonnellate di peso, ndr) del Dubai Aquarium collocato nel Mall del complesso di edifici legati al grattacielo più alto del mondo, il Burj Khalifa, negli Emirati Arabi Uniti sia un grande contributo al mondo degli acquari.
Trasforma la fauna e la flora marina in una pura decorazione.
Una mera attrazione per attirare clienti negli shop circostanti.
Il visitatore, invece, deve "entrare" nel nuovo mondo».
Accade a Hong Kong dove una cupola ovale apre uno squarcio nel soffitto e libera lo sguardo dei curiosi a spiare sotto i mari.
Accade all'Acquario di Genova dove il tunnel che attraversa il padiglione dei cetacei, progettato da Renzo Piano e costato circa 30 milioni di euro, permette allo spettatore di essere contornato a 270 gradi da acqua, coralli e creature marine dai colori e dalle dimensioni più variegati.
«Un'opera d'arte», commenta Beppe Costa, alla guida di Costa Edutainment Spa (l'azienda incaricata di gestire l'Acquario di Genova per conto della pubblica amministrazione) lunga 94 metri e larga 30, per una superficie di circa 7 mila metri quadrati.
«È necessario creare un continuo dialogo tra le persone e ciò che le circonda - spiega Chermayeff -.
Non solo all'interno della struttura, ma anche all'esterno.
Uno dei ruoli chiave di un acquario è quello di essere un museo pubblico, quindi votato per definizione alla ricerca, che deve aggiungere qualcosa di positivo al contesto che lo ospita».
Un esempio è l'acquario di Cala Gonone (Nuoro), dove Peter Chermayeff e Sebastiano Gaias hanno creato una struttura che, grazie all'impiego di materiali naturali tra i cui i marmi di Orosei e il granito sardo, si integra con l'ambiente circostante.
«Lo stesso accade a Genova dove Renzo Piano, con il mio contributo, ha scelto di dare alla struttura un profilo basso per instaurare un dialogo gentile con il contesto urbano che lo circondava: dalle colline si può liberamente vedere il vecchio porto senza che nulla ostruisca la visuale».
Quasi un acquario invisibile.
Come sarà quello di Roma-Sealife che aprirà i battenti a metà del 2014.
«Volevamo dare alla Capitale qualcosa di particolare - racconta Domenico Ricciardi, presidente di Acquario di Roma -, una struttura a impatto zero sia dal punto di vista dei trasporti (è vicino alla metropolitana), sia da quello architettonico.
Sarà sotterraneo, nascosto sotto i giardini e il laghetto dell'Eur».
Lo stesso visitatore ha la sensazione di scendere nelle viscere della terra e immergersi nel mondo sottomarino del Mediterraneo.
L'acqua, oltre ad essere nelle vasche, è anche sopra la testa.
L'opera avrà un costo di 80 milioni (30 finanziati dai privati e il rimanente da un consorzio di banche, Unicredit e Banca Intesa in testa).
«Il progetto ha anche una valenza educativa, non vogliamo far vedere solo le bellezze dei nostri fondali - prosegue Ricciardi - ma la forza rigenerativa che il mare possiede: in una decina di anni la natura infatti riesce a rinascere anche nelle zone più inquinate».
Ma la struttura funge anche da vetrina per le tecnologie made in Italy: tra le principali attrazioni ci sono infatti pesci robot realizzati con il coinvolgimento di centri di ricerca europei e, in Italia, del Laboratorio di Robotica e Biomicrosistemi dell'Università Campus Bio-Medico di Roma.
Costituiti da strutture meccaniche rivestite da pelli artificiali in lattice, aiuteranno a studiare la vita marina.
Un approccio hi-tech per precorrere i tempi e avvicinare a un futuro virtuale.
«Si passa da un approccio informativo a uno emozional-partecipativo» - spiega l'architetto Giacomo De Amicis che per il comune di Milano aveva studiato un ampliamento dell'acquario preesistente poi non realizzato -.
Il visitatore non è più un attore passivo ma può interagire con l'ambiente circostante.
La tecnologia consente ormai di vivere la vita sottomarina senza costringere animali vivi chiusi in una vasca».
Presto quindi si aprirà l'era dell'acquario virtuale capace di rispondere agli stimoli personalissimi dei nuovi visitatori.
Corriere della Sera - Simone Fanti
- sab ago 17, 2013 9:12 am
#291728
Grazie dibi... vedremo, meglio non mettere le mani troppo avanti nella zona di Roma
Redazione news & Relazioni esterne
- mar ott 01, 2013 12:23 pm
#295729
ma sea life non doveva aprire nel 2011??
- mar ott 01, 2013 12:44 pm
#295730
Nel 2011 non mi ricordo manco se l'avevano iniziato...
- lun feb 10, 2014 7:22 pm
#302042
Ce la faranno i nostri eroi? Mah... Doveva essere aperto nel secondo semestre del 2011, ormai...
L'Acquario di Roma è salvo, sbloccati i fondi per ultimare l'opera
La notizia è stata diffusa dal Presidente del consiglio del IX municipio Andrea Gargano: "Piena soddisfazione". L'ufficializzazione da parte della società non è ancora avvenuta.

L'Acquario dell'Eur è salvo. I fondi per la ultimare l'opera sono stati sbloccati. A diffondere la notizia il presidente del consiglio del IX municipio Andrea Gargano che ha espresso la sua “piena soddisfazione”. Il politico ha ricordato l'impegno dell'amministrazione comunale per raggiungere questo risultato. Il 28 novembre scorso infatti era stato indetto un consiglio municipale straordinario. Nei mesi scorsi infatti c'erano state diverse giornate di protesta dei lavoratori che chiedevano di far ripartire i lavori.
“L'Acquario dell'Eur, cui l'amministrazione municipale ha mostrato di tenere in grande considerazione, insieme alla Nuvola di Fuksas ed alla Scatola di Renzo Piano avrebbe dovuto essere il fiore all'occhiello per la riqualificazione del nostro territorio. Ciò anche in vista della restituzione degli spazi, che gli abitanti del quartiere Eur hanno sempre utilizzato per passeggiate ed attività sportive all'aperto” ha commentato Gargano. “Ricordo inoltre, che l'Acquario fa parte del Polo Museale e Congressuale dell'Eur e che contribuisce non solo alla cultura di Roma ma che finalmente, con il completamento dei lavori, può creare un indotto lavorativo non indifferente”.
La notizia dello sblocco dei finanziamenti però non è ancora stata ufficializzata dalla società Acquario di Roma spa. La conferma potrebbe arrivare nei prossimi giorni.
L'Acquario di Roma è salvo, sbloccati i fondi per ultimare l'opera
La notizia è stata diffusa dal Presidente del consiglio del IX municipio Andrea Gargano: "Piena soddisfazione". L'ufficializzazione da parte della società non è ancora avvenuta.

L'Acquario dell'Eur è salvo. I fondi per la ultimare l'opera sono stati sbloccati. A diffondere la notizia il presidente del consiglio del IX municipio Andrea Gargano che ha espresso la sua “piena soddisfazione”. Il politico ha ricordato l'impegno dell'amministrazione comunale per raggiungere questo risultato. Il 28 novembre scorso infatti era stato indetto un consiglio municipale straordinario. Nei mesi scorsi infatti c'erano state diverse giornate di protesta dei lavoratori che chiedevano di far ripartire i lavori.
“L'Acquario dell'Eur, cui l'amministrazione municipale ha mostrato di tenere in grande considerazione, insieme alla Nuvola di Fuksas ed alla Scatola di Renzo Piano avrebbe dovuto essere il fiore all'occhiello per la riqualificazione del nostro territorio. Ciò anche in vista della restituzione degli spazi, che gli abitanti del quartiere Eur hanno sempre utilizzato per passeggiate ed attività sportive all'aperto” ha commentato Gargano. “Ricordo inoltre, che l'Acquario fa parte del Polo Museale e Congressuale dell'Eur e che contribuisce non solo alla cultura di Roma ma che finalmente, con il completamento dei lavori, può creare un indotto lavorativo non indifferente”.
La notizia dello sblocco dei finanziamenti però non è ancora stata ufficializzata dalla società Acquario di Roma spa. La conferma potrebbe arrivare nei prossimi giorni.
- lun feb 10, 2014 8:02 pm
#302045
Non per essere pessimisti ma è dal secondo semestre del 2011 che ogni 6 mesi esce un comunicato che annuncia l'apertura imminente, la ripresa dei lavori e promesse varie, quindi tutti questi comunicati hanno perso credibilità. Dobbiamo solo aspettare e VEDERE, le parole lasciano il tempo che trovano.
- lun feb 10, 2014 8:24 pm
#302047
Si, anch'io sono abbastanza scettico.
Ma poi, dato che la cosa (se non ricordo male) era nata da iniziativa imprenditoriale privata (pur facendo parte del progetto Millennium e secondo Polo Turistico bla, bla, bla...), ma perché i soldi deve metterceli il Municipio IX?!?

Ma poi, dato che la cosa (se non ricordo male) era nata da iniziativa imprenditoriale privata (pur facendo parte del progetto Millennium e secondo Polo Turistico bla, bla, bla...), ma perché i soldi deve metterceli il Municipio IX?!?

- lun feb 10, 2014 10:21 pm
#302054
C'è stato prima il problema nel riconoscere Roma Capitale (ulteriori fondi) e prima che arrivano al municipio.... poi mettici pure l'instabilità politica comunale e statale, e le ditte (almeno una che conosco) che lavorano principalmente con appalti pubblici...
Se aprirà sarà un evento! Ed intanto hanno ristretto e rovinato il laghetto!
Se aprirà sarà un evento! Ed intanto hanno ristretto e rovinato il laghetto!

- mar feb 11, 2014 12:10 am
#302060
Ma mi sa che il laghetto avrà di nuovo la forma originaria, quando saranno finiti i lavori.
Va be', comunque speriamo si diano una mossa...
Va be', comunque speriamo si diano una mossa...