- mer feb 05, 2014 5:27 pm
#301837
Mallory ha scritto:Ciao Andrea, io sono quella che ti ha scritto ieri. Dato che sei stato così gentile da venire personalmente sul forum e metterti a disposizione delle nostre domande direi che ti risparmio l'intervista telefonica Ti chiedo quindi:
1- Perchè un architetto sceglie di puntare tutto su di un parco divertimenti? Sei tu stesso un vero appassionato oppure hai valutato che un parco divertimenti possa portare turismo e introiti nella tua cittá?
2- Il tuo progetto nasce in un momento storico in cui, nella regione Lazio, sono nati/stanno nascendo due importanti parchi divertimento (Rainbow Magicland e Cinecittá World, tralasciando la possibilitá di una riapertura del luna park romano). Non ritieni che l'offerta possa superare la domanda? Cosa avrebbe Wonder World di nuovo e di diverso rispetto ai suoi concorrenti del Lazio?
Grazie
Quando ho iniziato a pensare ad una realtà come quella di Wonder World, avevo sotto gli occhi, centinaia di fogli di statistiche turistiche, demografia, abitudini della popolazione in cultura, sport, divertimento ed economia, studi di settore che mi hanno permesso semplicemente di estrapolare dagli stessi, e quindi da base concreta, una volontà comune. Valutando Risorse e Criticità territoriali in vari ambiti, si plasmava sempre di più l'idea di Wonder World, come? Un esempio: Il Lazio è la regione che più investe risorse nel tempo libero e nell'intrattenimento, è la regione con la maggiore affluenza turistica, pensiamo a Roma e l'enorme bacino storico, eppure la maggior concentrazione di questo specifico settore "Leisure" è al nord = Gardaland, Mirabilandia e quanti se ne vogliano citare. L'azione del nuovo Magicland di Valmontone, Roma, ha cominciato ad invertire i "poli" se così possiamo dire, d'un tratto, il Lazio propone "seppur non di pari livello ai già citati colossi" strutture nuove e di grande valore turistico. Rispondendo alla tua prima domanda, posso dirti che "non alzerei un polverone" se non avessi serie intenzioni e passione nel proporre ciò che avete visto". Penso al Sig. Livio Furini, che dopo essere stato in America e aver avuto l'opportunità di visitare il nascente impero Disneyland, tornò in italia con il sogno di replicarlo... e pensiamo ora cos'è la realtà di Gardaland. E' la mia passione che porta avanti il progetto, tenendo conto delle reali potenzialità "sottovalutate" del territorio Pontino, storicità, ambiente, cultura, gastronomia, agricoltura, tradizioni vive e turisticamente di altissimo valore. Pensate cosa potrebbe creare una struttura come quella di Wonder World, una centralità, un attrattore turistico verso se stesso e la straordinaria qualità e offerta di già noti punti nevralgici, penso allo straordinario "Giardino di Ninfa" che tutto il mondo ci invidia, fino alla semplice attività sotto casa. Il Progetto non è quindi fine a se stesso seppur con ovvio riscontro economico in termini di introiti.
Per quanto riguarda la tua seconda domanda posso dirti che quando si getta un sasso in uno specchio d'acqua, esso causa un moto ondoso che poco dopo scompare, pensa se a ripetizione si gettassero più sassi, l'effetto sarebbe continuo, più duraturo e vigoroso. Questo per dire che sono convinto che se una o più valide offerte superino la domanda, ci sarà sempre più richiesta. Porto in esempio il Nord dove a poca distanza l'uno dall'altro ci sono Gardaland, Caneva World, Movie Studios... che oltre ad essere di diverso settore (acquatico, tematico) molto differenti non sono, ed hanno creato un'offerta per amplificazione. Ricreare tale metodo nel Lazio, ovviamente gioverebbe a tutte le realtà già presenti come per le nuove future e rispetto al "cosa avrebbe WW di nuovo e diverso" posso pensare che è la qualità delle idee a fare la differenza, un Roller Coaster o un Water Ride sono presenti in tutti i parchi del mondo, ma sono le emozioni che questi lasciano a renderli "i migliori", nulla togliendo allo straordinario livello che ogni realtà attiva, ha di fatto.
Wonder World
Project Promoter