- sab ago 25, 2012 1:07 pm
#240870
PARTE 4Martedì, 31 Luglio 2012 – Anaheim > KingmanE’ arrivato il giorno di lasciare le città ed andare verso i parchi naturali, belli oltre ogni aspettativa. Lungo il percorso, non breve ma molto interessante con paesaggi mai noiosi a mano a mano ci si allontanava da Los Angeles, ci fermiamo prima alla stazione di Barstow ormai dedicata a negozi e poi alla cittadina fantasma di Calico. Questo piccolo paese ha indubbiamente il suo fascino ma nei vari locali c’è puzza di vecchio ed inoltre il sole picchia in modo incredibile. Dopo un totale di quasi 5 ore di macchina arriviamo a Kingman in Arizona vicino ai confini con la California. La città è abbastanza grande, nella via principale ci sono molti ristoranti, negozi ed un Wal-Mart utile per fare le scorte di cibo e acqua. Se avete tempo c’è il Historic Route 66 Museum, io ho fatto solo qualche foto dall’esterno. Abbiamo trascorso la notte al Marriott SpringHill Suites Kingman Route 66, un bellissimo albergo anche abbastanza economico. Le camere sono molto grandi con un piccolo studio e bagno separato. Unico difetto sono le porte del bagno scorrevoli che non hanno chiusura a chiave e possono sempre essere aperte, cosa strana. La struttura è nuovissima e molto curata, la mattina è disponibile anche la colazione gratuita stile americano ma abbondante.




Mercoledì, 1 Agosto 2012 – Kingman > Grand Canyon (Tusayan)Essendo la strada per il Canyon non molto lunga abbiamo avuto tutto il tempo per fare un pezzo della Route 66 e fermarci al Hackberry General Store, vecchia stazione di servizio adesso trasformata a negozio di souvenir brulicante di turisti europei. Dopo aver pranzato andiamo a fare il giro dei vari viewpoint del Canyon. Dopo essere entrati, dal Visitor Center è possibile prendere la navetta gratuita che porta ai vari punti panoramici. Per prendere la Hermits Rest Route bisogna prima prendere le linea blu che porta al punto in cui partono i bus per la linea rossa che portano fino ad Hermits Rest fermandosi in tutti i viewpoint. L’autobus è un sistema abbastanza lento (circa 75 minuti a giro senza scendere) ma è l’unico che permette di accedere nei punti panoramici principali d’estate (d’inverno è possibile percorrere lo stesso tragitto anche con la propria auto). Noi ne abbiamo fatto solo alcuni, principalmente per motivi di tempo. Il Grand Canyon toglie il fiato, si estende a perdita d’occhio e ci si chiede come sia stato possibile che un fiume abbia fatto tutto questo. Nel tardo pomeriggio abbiamo percorso in auto la Desert View Drive fermandoci ai vari viewpoint segnalati sulla mappa. Da uno di questi abbiamo visto il bellissimo tramonto sul Grand Canyon, è il momento (presuppongo insieme all’alba) in cui si illumina dei colori più belli e vivaci. Andiamo a dormire al centro di Tusayan al Holiday Inn Express Grand Canyon, l’hotel è davvero carissimo considerando la qualità delle camere molto vecchie, si trova però in una buona posizione e la mattina offre una buona colazione.





Giovedì, 2 Agosto 2012 – Grand Canyon (Tusayan) > PageLasciamo l’albergo presto, quella mattina il tempo era abbastanza tetro e dopo pochi chilometri ha iniziato a piovere come poche volte ho visto in vita mia e siamo stati costretti ad accostare, noi come molte altre macchine. Fortunatamente la pioggia è durata pochi minuti e dopo meno di un’ora il sole sbatteva forte. La strada per Page è molto scenografica. Prima di arrivare al centro città ci siamo fermati per vedere l’Horseshoe Bend dove bisogna parcheggiare l’auto in un apposito piazzale vicino alla strada e fare 1210 metri (si, precisi) a piedi sotto il sole cocente dell’Arizona. Portare mezzo litro d’acqua a testa è d’obbligo se si vuole tornare indietro con le proprie gambe. A mezzogiorno questo piccolo tratto del fiume Colorado a forma di U è bellissimo, nonostante il caldo. Il pomeriggio, soggiornando a Page 2 notti, abbiamo preferito rilassarci in albergo ed andare alla Lone Rock Beach, spiaggia frequentata da molti turisti e camperisti dove ci si può fare un bel bagno nel lago. Sera in giro per il centro città, popolato da molti Nevajo.










Venerdì, 3 Agosto 2012 – PageLa mattina siamo andati all’Upper Antelope Canyon con Overland Canyon Tours. Consiglio questa compagnia, i veicoli con cui accompagna i passeggeri sono Jeep da 6 posti al chiuso ma hanno il lato positivo che non ci si impolvera come con quelle scoperte. Il tragitto e pieno di scossoni e per evitarli servirebbero ruote più grandi come quelle dei mezzi della concorrenza. Il signore che ci ha accompagnato è stato simpatico e molto gentile, ci ha portato una bottiglia d’acqua a testa e si offriva spesso per far foto da particolari punti conosciuti soltanto dalla guide. Abbiamo prenotato il tour online settimane prima, consiglio quello delle 10:15 perché in quelle successive il Canyon è troppo pieno di gente e si perde parte della magia. Prima di mangiare abbiamo siamo andati al Visitor Center della Glen Dam, la diga. E’ incredibile come gli americani riescano a far turismo su qualcosa che è nato per esigenza. Il pomeriggio invece abbiamo fatto la crociera sul lago Powell, quella di 1 ora e 30 prenotata il giorno prima. Consiglio di arrivare almeno con 30 minuti d’anticipo dell’inizio come abbiamo fatto noi in modo da essere tra i primi e riuscire a salire sulla parte alta della barca e poter fare foto migliori. Il giro in barca alle 18:15 è il migliore perché al termine del viaggio tra le insenature riempite dall’acqua del fiume Colorado si può ammirare il bellissimo tramonto che colora il lago e le nuvole di rosso. L’audio guida, disponibile anche in italiano, spiegava che questo lago fu riempito in 17 anni e che soddisfa i bisogni d’acqua di una popolazione di 24.5 milioni di persone. Contiene acqua a sufficienza per trascorrere un periodo di siccità di ben 10 anni.
















Sabato, 5 Agosto 2012 – Page > Monument ValleyCi alziamo presto e lasciamo Page e il nostro albergo, il Lake Powell Resort, camere abbastanza care considerato che gli interni non sono proprio nuovi, ma la posizione, la vista e il resto del resort compensano in buona parte. Arriviamo all’hotel The View nel cuore della Monument Valley dopo aver mangiato a Kayenta. L’hotel è molto bello, interamente gestito da Nevajo, le camere sono ben arredate ma la cosa migliore è la vista, imperdibile all’alba. Nel pomeriggio facciamo il percorso in macchina per la valle, da qui si riescono a fare foto magnifiche. Il terreno è giustamente non asfaltato e si alza un gran polverone quando si percorre in auto, quest’ultima esce piena di terriccio e sabbia, farete difficoltà a riconoscerla. La sera, considerato che la città più vicina (Mexican Hat) distava a più di 30 chilometri abbiamo mangiato solo un gelato comprato nel bar dell’hotel. Purtroppo il ristorante è a base di cucina tipica locale e nessuno di noi si è sentito di rischiare.














CONTINUA...