A Tokyo –per gli amanti dei coaster e dei videogames- una tappa irrinunciabile è il Joypolis – Sega Amusement Theme Park, un parco indoor che sorge su un’isoletta artificiale (Odaiba) ed è raggiungibile con la mitica monorotaia sopraelevata.


Io e i miei amici ci siamo andati la prima volta con Steel Peppe, un po' di corsa, e poi siamo tornati per provare tutto!
Joypolis offre uno spinning coaster (Spin Bullet) carino ma un po’ doloroso


ma soprattutto Joypolis ha l’Halfpipe di cui vi ho tanto parlato: 5 binari paralleli a forma di “U”. Su ciascun binario, un gigantesco “skateboard” meccanico che ospita 2 persone affiancate (in piedi e ben imbracate). Ogni skate è in gara con gli altri e deve fare più punti degli avversari riuscendo ruotare di 180° o 360° quando arriva alle estremità del binario. I 2 passeggeri dello skate devono riuscire a coordinarsi abbastanza bene da dare il giusto impulso alla tavola basculante che hanno sotto i piedi. Il tutto mentre si ondeggia piacevolmente a velocità sempre crescente. Bello! Bello! Bello! Un altro coaster “da giardino” ideale!



Ma la vera bellezza di Joypolis sta nella miriade di simulatori (con schermo a 360° ed effetti di movimento, di vento, di acqua….) e di videogames interamente immersivi (tra i quali: House of the Dead 4 -con sedili rotanti e schermi interattivi multipli- e Storm G –percorso “racing” a bordo di una navicella spaziale con veri loop di 360° e 720°). Completano il quadro una serie di videogiochi “classici” in edizione special (come il Tetris gigante o l’atletica leggera da fare correndo veramente su enormi tapis roulant o l’hockey da tavolo con disco virtuale!)




EPSON AQUA STADIUM
Infine cito una visita veloce ma molto piacevole all’Aqua Stadium che è principalmente un acquario con spettacoli di foche, delfini, balene e pinguini ed è famoso per la “passeggiata” che offre attraverso una galleria di vetro subacquea, circondati da pesci di ogni specie.
L'Aqua Stadium contiene anche Galaxy Express 999 un coaster “indoor” dedicato all'omonimo anime di Leiji Matsumoto, tematizzato molto bene, con un grazioso pre-show, un (delicato) lancio iniziale, loop e varianti immerse tra buio pesto ed effetti di luce "spaziali".




Questa, purtroppo, è la fine del mio resoconto sui parchi visitati. Fatemi sapere se vi interessa sentire qualcos'altro
