- dom nov 01, 2009 5:25 pm
#153915
Sea World è entrato nella mia lista di parchi da fare solo perché non avevo mai fatto un Flying coaster e a primavera come sapete ne avevano piazzato uno bello grosso: MANTA
Mancavo da Sea World Orlando da una ventina d’anni e sinceramente non morivo dalla voglia di rifarlo. Sono quelle cose dalle quali non ti aspetti un granché e invece quando ci sei ti si apre un piccolo mondo. E’ un parco ordinato, pulito, ben organizzato, con una discreta offerta di attrazioni per tutti i visitatori.
La foto di rito, quella all’ingresso con la replica di Shamu, l’orca cosidetta ‘assassina’, non è mancata nemmeno per il mio gruppo. Fatta questa e girata la piazzetta ti trovi davanti Manta, questo nuovissimo coaster assolutamente ‘innovativo’ per me. Tutti quelli che mi seguivano, ormai vaccinati dopo 3 giorni di parchi, avevano sùbito capito che sarei rimasto incantato davanti a questo ‘ottovolante’ e semplicemente mi hanno detto, senza molti indugi: ‘ok, neil, ci vediamo fra un’oretta in questo punto’ segnalandomi una zona precisa sulla mappa del parco. A mala pena ho risposto ‘mmmmssi… ok,’ senza nemmeno guardarli. Neanche i miei nipoti son rimasti con me, sono andati con la nonna e la zia dritti, penso, verso lo show di Shamu, quella in carne, mascelle ed ossa.

Certamente non mi sono scomposto, ero estasiato a guardare questo bellissimo coaster nuovo e lucente, così ‘strano’ per me, e ho potuto fare foto e video per aiutare la mia non eccellente memoria, che ogni giorno perde più colpi...
Approfittando che ero finalmente solo, ho girato tutto lo spazio occupato da Manta ammirandone ogni minimo dettaglio. Mi piace guardare tutto, anche i riders di questi marchingegni, cosa fanno, le loro facce, sentire le loro grida, le risate, la paura di alcuni e la gioia di altri… cavolo, mi piace tutto di questi aggeggi!

Era domenica ma essendo fine settembre non c’era molta gente. Dopo una 20na di minuti che ammiravo Manta dall’esterno ho deciso di entrarci. La ‘queue’ è molto bella, inizia con una cascata sotto la quale devo passare e subito dopo entro nella fila vera e propria, una ‘caverna’ piena di quadri acquatici viventi dove ci sono migliaia di pesci e ovviamente dozzine di piccole mante che ti danzano davanti agli occhi. Ero praticamente da solo, nessuno vedeva la mia emozione (ne famigliari ne sconosciuti) e questo era rassicurante per lasciarmi andare con sincerità a quello che provavo, non solo per il fatto di trovarmi lì a fare questa famosa Manta ma anche per quello che avevo fatto nei tre giorni precedenti e quello che avrei fatto il giorno dopo. Sono rimasto diverso tempo a guardare le mante ‘volare’. Sono magici questi animali, eleganti e regali. Un bellissimo momento.

Poco prima di arrivare alla stazione c’è una bipartizione nella fila per dividere i riders. Ho preso quella di sinistra e sono arrivato alla ‘mia stazione’. C’erano pochissime persone, un paio per ogni fila, più o meno. Questo significava salirci subito e farlo quasi senza rendermi conto di cosa stavo facendo. M’era già successo in altri coasters e non volevo perdermi la sensazione di vedere e studiare prima qualche minuto il treno, la gente e la stessa stazione. Sono rimasto un po’ nascosto all’ombra per non farmi notare dall’addetta che senza dubbio non avrebbe capito il mio atteggiamento…

I treni di Manta sono i più bei treni che ho visto in un roller coaster. Di un colore bellissimo, celeste-azzurro e ‘decorati’ con le ali che li rendono veramente unici. Non avevano un graffio, una piccola macchia, perfetti. Poi il ‘meccanismo’ dei Flying mi ha veramente lasciato senza parole. Forse è la genialità della B&M ma tutto era incredibilmente oliato, perfetto, silenzioso. L'unica cosa che sentivo erano le grida delle ragazzine quando i treni le portavano in posizione di partenza. Poi iniziavano a muoversi questi treni, prima quello davanti a me e dopo qualche secondo quello che si trovava nell'altra stazione. Meravigliato lo guardavo sparire mentre prendeva la lift, che maestoso entrava in stazione il terzo treno pieno di gente felice.

Sono rimasto lì il tempo di vedere altri due o tre carichi-scarichi in più finché me la sono sentita di salire, era il momento. Prima fila.
Lascio i miei sandali negli appositi cesti sulle ringhiere insieme alla mia macchina fotografica. Mi siedo all'estremità sinistra del treno e aspetto che mi chiudano le protezioni. Arriva la gentile signora addetta a questo treno, per niente giovane (sulla sessantina?) e mi meraviglio come in USA si possa fare qualsiasi lavoro a qualsiasi età. La sedia accanto alla mia rimane vuota e nelle altre due si sistemano due ragazzi nervosissimi ed entusiasti di fare anche loro per la prima volta Manta.
Con un sorriso a 58 denti l'addetta mi chiude nell'abbraccio totale delle protezioni di questo tipo di roller coasters, va nel suo angolo di lavoro e alzando il pollice opprime il bottone che permette al sistema di controllare che tutto sia a posto. Ssshhhhuuu, i sedili si alzano e rimaniamo paralleli al pavimento. Istintivamente guardo in avanti e sento una forte pressione nell'addome e nella testa, fatta di sangue, emozione e anche un pò di paura. Si parte, salita lenta, senza le scale e la rete che comunemente si vedono sotto i piedi nei coasters della B&M (inverted) e questo devo dire mi ha dato un pò fastidio; il vuoto a bassa velocità non mi piace per niente...

Manta non è altissima, solo una 40ina di metri come non è neanche molto veloce. Sarà una caratteristica di questa tipologia, immagino. La discesa però è bellissima, e la prima figura, il prezel loop mi ha regalato una sensazione del tutto nuova e per poco non lascio l'anima mentre andavo a interrarmi al suolo, pazzesco!
Il percorso, come dicevo non velocissimo ma con figure belle come i due corkscrew e il line twist, è veramente piacevole, fra cascate (nelle quali anche ti bagni un pochino) in mezzo a molto verde e laghi dove c'è la ormai famosa 'scia' d'acqua che però non noti quasi quando ci sei sopra.

Arrivati in stazione ero rosso in faccia, tanto che la ragazza ad un posto più in là da me mi guarda sorridendo e dopo, seria, mi domanda se stavo bene. I'm fine, thanks, this is my first time in this ride, isn't this coaster wonderful? le domando io con un filo di voce. OH YEAH! mi rispondono lei e il fidanzato, in coro tutti e due.
Scendo traballante le scale e ovviamente vado di nuovo a fare la bellissima fila semi vuota per stare ancora con le piccole manta che m'aspettavno. Cinque minuti e di nuovo son salito sul treno ma questa volta in ultima fila: ancora più bello! non ho più sentito la pressione del sangue in testa e me la sono goduta fino in fondo. Fatto altre due volte e dopo via verso il luogo dove avevo appuntamento con la mia famiglia vicino alla vasca degli squali. Dopo far finta di essere molto interessato a quello che avevano fatto loro in quell'ora, dico ai nipoti di venire con me a fare Manta, troppo bella per aspettare ancora un minuto in più. La mamma e mia sorella vanno a vedere i delfini, cosa che abbiamo fatto anche noi ma molto dopo, e ci incamminiamo tutti e quattro, lo zio e tre nipoti, a volare ancora per un pò. Prima fila, volo magnifico e grida di euforia da parte di tutti.

'..Ancora zio, ancora; bellissimo!!..' e corsa di nuovo verso la fila ma questa volta con scivolata dello zio davanti a mezzo parco, boccata dolorosa ma forse molto divertente, viste le risate dei miei cari nipoti e di qualche guest irrispettoso verso le persone di una certa età...
Dopo questa figuraccia, altre cinque volte siamo saliti su Manta. Innamorato sono rimasto di questo coaster. Una vera figata.
Dopo siamo andati su KRAKEN, floorless pazzesco (so che sono ripetitivo ma che ci posso fare se tutti sono delle figate della madonna???) Superman a Madrid mi sembrava lunghissimo ma questo è praticamente senza fine.

Il Kraken è un mostro marino leggendario dalle dimensioni abnormi; il suo mito ha origini molto antiche, ma si è sviluppato soprattutto fra il Settecento e l'Ottocento, forse anche sulla base dei resoconti di reali avvistamenti di calamari giganti. Viene generalmente rappresentato come una gigantesca piovra, con tentacoli abbastanza grandi da avvolgere un'intera nave. In norvegese, krake indica un animale malsano o aberrante (in analogia alle forme inglesi crank e crook). In tedesco, Krake significa piovra (Wikipedia)
Tornando al nostro coaster, qui al Sea World non rappresenta una piovra ma bensì una Murena gigante e colorata dai denti aguzzi.

E' un coaster bello, veloce, pieno zeppo di figure e come dicevo lunghissimo. Da fare e rifare come abbiamo fatto noi, approfittando la poca gente presente in questa domenica di fine settembre.


Al Sea World ho fatto due coasters veramente belli, assistito a diversi shows interessanti e mi sono informato sul viaggio di una giornata a nuotare con i delfini in mare aperto; sarà fatto la prossima volta...
Journey to Atlantis l'abbiamo fatta un paio di volte ma senza 'isterie' varie. Da fare certamente, ma dopo Manta e Kraken...
Bene, qui la smetto, mi sono dilungato troppo, scusate.
Mancano ancora due parchi da recensire: Disney's Hollywood Studios e niente popò di meno che Six Flags Adventure.
Già troverò il tempo.
Mancavo da Sea World Orlando da una ventina d’anni e sinceramente non morivo dalla voglia di rifarlo. Sono quelle cose dalle quali non ti aspetti un granché e invece quando ci sei ti si apre un piccolo mondo. E’ un parco ordinato, pulito, ben organizzato, con una discreta offerta di attrazioni per tutti i visitatori.
La foto di rito, quella all’ingresso con la replica di Shamu, l’orca cosidetta ‘assassina’, non è mancata nemmeno per il mio gruppo. Fatta questa e girata la piazzetta ti trovi davanti Manta, questo nuovissimo coaster assolutamente ‘innovativo’ per me. Tutti quelli che mi seguivano, ormai vaccinati dopo 3 giorni di parchi, avevano sùbito capito che sarei rimasto incantato davanti a questo ‘ottovolante’ e semplicemente mi hanno detto, senza molti indugi: ‘ok, neil, ci vediamo fra un’oretta in questo punto’ segnalandomi una zona precisa sulla mappa del parco. A mala pena ho risposto ‘mmmmssi… ok,’ senza nemmeno guardarli. Neanche i miei nipoti son rimasti con me, sono andati con la nonna e la zia dritti, penso, verso lo show di Shamu, quella in carne, mascelle ed ossa.

Certamente non mi sono scomposto, ero estasiato a guardare questo bellissimo coaster nuovo e lucente, così ‘strano’ per me, e ho potuto fare foto e video per aiutare la mia non eccellente memoria, che ogni giorno perde più colpi...
Approfittando che ero finalmente solo, ho girato tutto lo spazio occupato da Manta ammirandone ogni minimo dettaglio. Mi piace guardare tutto, anche i riders di questi marchingegni, cosa fanno, le loro facce, sentire le loro grida, le risate, la paura di alcuni e la gioia di altri… cavolo, mi piace tutto di questi aggeggi!

Era domenica ma essendo fine settembre non c’era molta gente. Dopo una 20na di minuti che ammiravo Manta dall’esterno ho deciso di entrarci. La ‘queue’ è molto bella, inizia con una cascata sotto la quale devo passare e subito dopo entro nella fila vera e propria, una ‘caverna’ piena di quadri acquatici viventi dove ci sono migliaia di pesci e ovviamente dozzine di piccole mante che ti danzano davanti agli occhi. Ero praticamente da solo, nessuno vedeva la mia emozione (ne famigliari ne sconosciuti) e questo era rassicurante per lasciarmi andare con sincerità a quello che provavo, non solo per il fatto di trovarmi lì a fare questa famosa Manta ma anche per quello che avevo fatto nei tre giorni precedenti e quello che avrei fatto il giorno dopo. Sono rimasto diverso tempo a guardare le mante ‘volare’. Sono magici questi animali, eleganti e regali. Un bellissimo momento.

Poco prima di arrivare alla stazione c’è una bipartizione nella fila per dividere i riders. Ho preso quella di sinistra e sono arrivato alla ‘mia stazione’. C’erano pochissime persone, un paio per ogni fila, più o meno. Questo significava salirci subito e farlo quasi senza rendermi conto di cosa stavo facendo. M’era già successo in altri coasters e non volevo perdermi la sensazione di vedere e studiare prima qualche minuto il treno, la gente e la stessa stazione. Sono rimasto un po’ nascosto all’ombra per non farmi notare dall’addetta che senza dubbio non avrebbe capito il mio atteggiamento…

I treni di Manta sono i più bei treni che ho visto in un roller coaster. Di un colore bellissimo, celeste-azzurro e ‘decorati’ con le ali che li rendono veramente unici. Non avevano un graffio, una piccola macchia, perfetti. Poi il ‘meccanismo’ dei Flying mi ha veramente lasciato senza parole. Forse è la genialità della B&M ma tutto era incredibilmente oliato, perfetto, silenzioso. L'unica cosa che sentivo erano le grida delle ragazzine quando i treni le portavano in posizione di partenza. Poi iniziavano a muoversi questi treni, prima quello davanti a me e dopo qualche secondo quello che si trovava nell'altra stazione. Meravigliato lo guardavo sparire mentre prendeva la lift, che maestoso entrava in stazione il terzo treno pieno di gente felice.

Sono rimasto lì il tempo di vedere altri due o tre carichi-scarichi in più finché me la sono sentita di salire, era il momento. Prima fila.
Lascio i miei sandali negli appositi cesti sulle ringhiere insieme alla mia macchina fotografica. Mi siedo all'estremità sinistra del treno e aspetto che mi chiudano le protezioni. Arriva la gentile signora addetta a questo treno, per niente giovane (sulla sessantina?) e mi meraviglio come in USA si possa fare qualsiasi lavoro a qualsiasi età. La sedia accanto alla mia rimane vuota e nelle altre due si sistemano due ragazzi nervosissimi ed entusiasti di fare anche loro per la prima volta Manta.
Con un sorriso a 58 denti l'addetta mi chiude nell'abbraccio totale delle protezioni di questo tipo di roller coasters, va nel suo angolo di lavoro e alzando il pollice opprime il bottone che permette al sistema di controllare che tutto sia a posto. Ssshhhhuuu, i sedili si alzano e rimaniamo paralleli al pavimento. Istintivamente guardo in avanti e sento una forte pressione nell'addome e nella testa, fatta di sangue, emozione e anche un pò di paura. Si parte, salita lenta, senza le scale e la rete che comunemente si vedono sotto i piedi nei coasters della B&M (inverted) e questo devo dire mi ha dato un pò fastidio; il vuoto a bassa velocità non mi piace per niente...

Manta non è altissima, solo una 40ina di metri come non è neanche molto veloce. Sarà una caratteristica di questa tipologia, immagino. La discesa però è bellissima, e la prima figura, il prezel loop mi ha regalato una sensazione del tutto nuova e per poco non lascio l'anima mentre andavo a interrarmi al suolo, pazzesco!
Il percorso, come dicevo non velocissimo ma con figure belle come i due corkscrew e il line twist, è veramente piacevole, fra cascate (nelle quali anche ti bagni un pochino) in mezzo a molto verde e laghi dove c'è la ormai famosa 'scia' d'acqua che però non noti quasi quando ci sei sopra.

Arrivati in stazione ero rosso in faccia, tanto che la ragazza ad un posto più in là da me mi guarda sorridendo e dopo, seria, mi domanda se stavo bene. I'm fine, thanks, this is my first time in this ride, isn't this coaster wonderful? le domando io con un filo di voce. OH YEAH! mi rispondono lei e il fidanzato, in coro tutti e due.
Scendo traballante le scale e ovviamente vado di nuovo a fare la bellissima fila semi vuota per stare ancora con le piccole manta che m'aspettavno. Cinque minuti e di nuovo son salito sul treno ma questa volta in ultima fila: ancora più bello! non ho più sentito la pressione del sangue in testa e me la sono goduta fino in fondo. Fatto altre due volte e dopo via verso il luogo dove avevo appuntamento con la mia famiglia vicino alla vasca degli squali. Dopo far finta di essere molto interessato a quello che avevano fatto loro in quell'ora, dico ai nipoti di venire con me a fare Manta, troppo bella per aspettare ancora un minuto in più. La mamma e mia sorella vanno a vedere i delfini, cosa che abbiamo fatto anche noi ma molto dopo, e ci incamminiamo tutti e quattro, lo zio e tre nipoti, a volare ancora per un pò. Prima fila, volo magnifico e grida di euforia da parte di tutti.

'..Ancora zio, ancora; bellissimo!!..' e corsa di nuovo verso la fila ma questa volta con scivolata dello zio davanti a mezzo parco, boccata dolorosa ma forse molto divertente, viste le risate dei miei cari nipoti e di qualche guest irrispettoso verso le persone di una certa età...
Dopo questa figuraccia, altre cinque volte siamo saliti su Manta. Innamorato sono rimasto di questo coaster. Una vera figata.
Dopo siamo andati su KRAKEN, floorless pazzesco (so che sono ripetitivo ma che ci posso fare se tutti sono delle figate della madonna???) Superman a Madrid mi sembrava lunghissimo ma questo è praticamente senza fine.

Il Kraken è un mostro marino leggendario dalle dimensioni abnormi; il suo mito ha origini molto antiche, ma si è sviluppato soprattutto fra il Settecento e l'Ottocento, forse anche sulla base dei resoconti di reali avvistamenti di calamari giganti. Viene generalmente rappresentato come una gigantesca piovra, con tentacoli abbastanza grandi da avvolgere un'intera nave. In norvegese, krake indica un animale malsano o aberrante (in analogia alle forme inglesi crank e crook). In tedesco, Krake significa piovra (Wikipedia)
Tornando al nostro coaster, qui al Sea World non rappresenta una piovra ma bensì una Murena gigante e colorata dai denti aguzzi.

E' un coaster bello, veloce, pieno zeppo di figure e come dicevo lunghissimo. Da fare e rifare come abbiamo fatto noi, approfittando la poca gente presente in questa domenica di fine settembre.


Al Sea World ho fatto due coasters veramente belli, assistito a diversi shows interessanti e mi sono informato sul viaggio di una giornata a nuotare con i delfini in mare aperto; sarà fatto la prossima volta...
Journey to Atlantis l'abbiamo fatta un paio di volte ma senza 'isterie' varie. Da fare certamente, ma dopo Manta e Kraken...
Bene, qui la smetto, mi sono dilungato troppo, scusate.
Mancano ancora due parchi da recensire: Disney's Hollywood Studios e niente popò di meno che Six Flags Adventure.
Già troverò il tempo.