- sab set 08, 2007 5:17 pm
#97062
stavo sfogliando uno dei miei libri di architettura per l'università,quello dedicato alla città di New York... quando ho trovato questa foto del parco Dreamland che nel maggio del 1911 fu distrutto da un incendio.
Tratto da "Delirious New York" di Rem Koolhaas
[...]Nel maggio del 1911 l'impianto di illuminazione all'interno dei diavoli che decorano la facciata delle Fine del Mondo di Dreamland va in cortocircuito. Le scintille innescano un incendio favorito dal forte vento proveniente dal mare.
Solo qualche settimana prima era stato installato un impianto antincendio più efficente; il terreno era stato scavato ancora una volta per aggiungere nuove condutture d'acqua e nuovi idranti. Ma per qualche ragione le nuove tubature non erano state collegate a quell'estintore inesauribile che è l'Atlantico. Terrorizzati, i vigili del fuoco del Fighting the Flames, sono i primi ad abbandonare i loro dormitori e i confini di Dreamland.
Quando i veri vigili del fuoco arrivano sul posto, scoprono che l'impianto non ha più pressione di quanta ne abbia "una canna per innaffiare il giardino".
Le imbarcazioni dei vigili del fuoco sono tenute a distanza dal calore. Soltanto i vigili del fuoco nani di Lillipuzia - che per la prima volta devono confrontarsi con una situazione reale dopo circa 2500 falsi allarmi - combattono una vera battaglia contro l'olocausto; riescono a salvare una piccola parte della loro Norimberga - la stazione dei vigli del fuoco - ma per il resto i loro sforzi sono vani.
Le vittime più patetiche del disastro sono le bestie "ammaestrate" che diventano vittime del loro istinto perduto: in attesa del permesso dei loro domatori, gli animali scappano quando è ormai troppo tardi, se non rinunciano addirittura del tutto alla fuga. Elefanti, ippopotami, cavalli, gorilla, corrono furiosamente "avvolti dalle fiamme". I leoni vagano per le strade con rabbia omicida, finalmente liberi di uccidersi a vicenda nella loro fuga verso la salvezza [...] Per molti anni ancora dopo l'olocausto continuarono gli avvistamenti di animali sopravvissuti a Coney, talvolta perfino a Brooklyn, dove eseguivano ancora i loro numeri...
In tre ore Dreamland viene rasa al suolo dalle fiamme.
(Dreamland nel 1907)
Tratto da "Delirious New York" di Rem Koolhaas
[...]Nel maggio del 1911 l'impianto di illuminazione all'interno dei diavoli che decorano la facciata delle Fine del Mondo di Dreamland va in cortocircuito. Le scintille innescano un incendio favorito dal forte vento proveniente dal mare.
Solo qualche settimana prima era stato installato un impianto antincendio più efficente; il terreno era stato scavato ancora una volta per aggiungere nuove condutture d'acqua e nuovi idranti. Ma per qualche ragione le nuove tubature non erano state collegate a quell'estintore inesauribile che è l'Atlantico. Terrorizzati, i vigili del fuoco del Fighting the Flames, sono i primi ad abbandonare i loro dormitori e i confini di Dreamland.
Quando i veri vigili del fuoco arrivano sul posto, scoprono che l'impianto non ha più pressione di quanta ne abbia "una canna per innaffiare il giardino".
Le imbarcazioni dei vigili del fuoco sono tenute a distanza dal calore. Soltanto i vigili del fuoco nani di Lillipuzia - che per la prima volta devono confrontarsi con una situazione reale dopo circa 2500 falsi allarmi - combattono una vera battaglia contro l'olocausto; riescono a salvare una piccola parte della loro Norimberga - la stazione dei vigli del fuoco - ma per il resto i loro sforzi sono vani.
Le vittime più patetiche del disastro sono le bestie "ammaestrate" che diventano vittime del loro istinto perduto: in attesa del permesso dei loro domatori, gli animali scappano quando è ormai troppo tardi, se non rinunciano addirittura del tutto alla fuga. Elefanti, ippopotami, cavalli, gorilla, corrono furiosamente "avvolti dalle fiamme". I leoni vagano per le strade con rabbia omicida, finalmente liberi di uccidersi a vicenda nella loro fuga verso la salvezza [...] Per molti anni ancora dopo l'olocausto continuarono gli avvistamenti di animali sopravvissuti a Coney, talvolta perfino a Brooklyn, dove eseguivano ancora i loro numeri...
In tre ore Dreamland viene rasa al suolo dalle fiamme.
(Dreamland nel 1907)