- ven ago 05, 2011 5:51 pm
#275381
SECONDA PARTEE adesso parliamo un po’ degli spettacoli…
Come già detto sono numerosissimi ed è possibile goderne a vari orari nel corso della giornata. Tra tutti, al di là dell’imperdibile spettacolo acquatico di “Huntik, l’amuleto del lago”, ho trovato particolarmente bello ed al di sopra delle mie aspettative (per colori, storia, scenografia, coreografia e qualità trascinante dei brani), lo spettacolo “Gattobaleno e la magia di Taskibur”, in scena presso il maestoso Gran Teatro. L’esecuzione generale, mi ha ricordato moooooooolto da vicino il musical “Pinocchio” dei POOH portato in scena qualche anno fa dalla “Compagnia della Rancia”. Unica nota stonata (e qui il musicista semiprofessionista per hobby che c’è in me ha preso un po’ il sopravvento..

) è l’uso del playback durante le parti cantate. Tuttavia, non per essere sempre e comunque giustificazionista a tutti i costi, va anche detto che, obiettivamente, effettuare 3 esibizioni al giorno per 6 giorni su 7, a lungo andare avrebbe potuto creare qualche prevedibile problematica, quindi, questa scelta.. come dire?.. “preventiva” è tutto sommato comprensibilissima!!
Oh, un altro dettaglio non da poco: parlavo di “esibizioni 6 giorni su 7” perché il lunedì lo show “Gattobaleno e la magia di Taskibur” NON è previsto!! Al suo posto è previsto il “Fantasy show” di cui non so proprio cosa dirvi non avendo mai avuto occasione di vederlo, sinora..
Menzione a parte per lo stupendo ed immenso teatro, contraddistinto dalle comodissime poltrone imbottite in finta pelle, con un audio piuttosto buono (si sente solo una fastidiosa carenza di frequenze medie, ma presumo tutto dipenda dal posto in cui si siede e dal numero di spettatori presenti: notoriamente, l’audio migliora in presenza del gran pienone..!) e con una capienza (udite udite!) pari a ben 750 posti a sedere!!!!!!
Quest'ultimo dato mi è stato, peraltro, fornito direttamente da uno dei gentilissimi CM presenti in sala, unitamente ad un’altra notiziona dell’ultim’ora: buona parte del cast dello show di Gattobaleno, è in via di rinnovamento e si prevede in futuro uno spettacolo ancora più ricco, articolato e coinvolgente...
Insomma, niente da dire: bellissimo!!!!!
Un altro spettacolo che ho trovato obiettivamente di estremo interesse, è il “Dawn of the space age”, una splendida cronostoria interamente ricostruita in grafica computerizzata (conservando i soli dialoghi storici originali), inerente la corsa alla conquista dello spazio tra russi ed americani, della durata di ben 40 minuti!!!! Il tutto viene proiettato sulla cupola del Planetarium, la pluricontestata “scatola di scarpe” (..e su questa definizione non concordo affatto, ma tant’è!) situata alle spalle del “Castello di Alfea”, mediante una serie di proiettori in 3D disposti a raggiera attorno allo schermo, in Dolby Surround e con in più la chicca del 4D dovuto alla sincronizzazione delle immagini con l’ottimo sistema di movimento Kraftwerk collegato alle poltrone, nonché con vari effetti quali acqua, vento, ecc., che sorprendono ad ogni pié sospinto lo spettatore. Veramente, ma veramente, ma veramente bello.. sia pur un po’ palloso per i bambini e per chi non è propriamente appassionato della materia..!
Unica nota dolente: le immagini e la resa del 3D.

Le immagini, infatti, anche togliendo gli appositi occhialini che vengono forniti all’ingresso dell’attrazione, appaiono come “sbiadite”, pallide e slavate, riducendosi paradossalmente a mere gradazioni di grigio e seppia; ed a tratti è persino davvero difficile distinguere i dettagli di ciò che viene proiettato.
Altra scelta quantomeno discutibile, è proprio l’utilizzo di occhialini 3D di tipo “anaglifo”, ossia il classico occhialino con una lente rossa ed una blu (sia pur di ultimissima generazione). In altre parole, stiamo parlando della tecnologia più obsoleta ed in disuso che ci sia in giro attualmente (i primi esperimenti di visione 3D con sistema di lenti anaglifiche risalgono addirittura agli anni ’50)!!!
Per carità di Dio: lungi da noi l’auspicare l’impiego di occhiali attivi di tipo LCD a frame shutter alternato (che avrebbero generato non pochi problemi igienici, ma anche di manutenzione - cambio di batteria, ricarica continua, ecc. -, con conseguente innalzamento dei costi). Tuttavia, una soluzione del tipo Real 3D o a polarizzazione circolare (del tipo utilizzato in maniera assolutamente perfetta per “Huntik”, di cui parleremo in seguito), sarebbe stata sicuramente una soluzione vincente. Ma credo che, anche in questo caso, il Parco abbia dovuto fare i conti con i notevoli costi afferenti questo tipo di tecnologia. Ed abbia scelto la soluzione più economica. Peccato davverro..
Ah, già.. un'altra cosa: occhio agli orari!! “Dawn of the space age” è in programmazione solo 2 volte al giorno..
Sempre al “Planetarium”, all’incirca ogni mezz’ora, è altresì in programmazione un'altra proiezione. Ma questa volta, preferirei parlare di “film” vero e proprio… Essì!!! Perché anche se sul pamphlet degli orari degli spettacoli viene misteriosamente denominato come “Turtle vision”, in realtà si tratta solo di un estratto oltremodo ridotto tratto dal misconosciuto film di animazione “Le avventure di Sammy”, una superlativa produzione belga girata in origine in un favoloso 3D che, in Italia, all’epoca non ha avuto il successo sperato (ne parlo perché possiedo il blu-ray in 3D, che mia figlia ha già letteralmente consumato a furia di vederlo!! Eh eh eh..). Tuttavia, al di là di questo dettaglio, va detto che è proprio in questo film che la sincronia tra il movimento meccanico delle poltrone e gli effetti 4D correlati (spruzzi d’acqua in pieno viso, folate di vento, movimenti di foglie ed oggetti tra i piedi, soffi all’altezza delle orecchie, ecc. ecc.) raggiunge il suo massimo livello, con punte veramente divertentissime..
Anche in questo caso, unica nota dolente, sono i colori pallidi e sbiaditi e l’impiego dei predetti fastidiosi occhiali anaglifici che non consentono una visione correttissima delle immagini. Con in più la scomodità aggiuntiva di un curioso sistema “antitaccheggio” (…antitaccheggio????????????…) fissato sull’asta sinistra dell’occhiale, che da’ un notevole fastidio nell’appoggiarsi sull’orecchio.
Una doverosa nota di merito, però, va al cast member presente in sala: s-i-m-p-a-t-i-c-i-s-s-i-m-o!!!!!! Ha esordito con gli avvisi tecnici di rito ed ha concluso con un “..la proiezione di Barbie Raperonzolo avrà inizio fra qualche minuto..” e, di fronte ai mugugni, ai commenti ed ai “buuuh” del pubblico, se ne è uscito con un ”Aaah, ve la siete bevuta, eh?? No, no, scherzavo, dai..” che ha scatenato una bella risatona fra i presenti. Subito dopo, qualche secondo prima dell’inizio della proiezione, ha inoltre invitato tutti ad indossare gli occhiali ed ha detto testualmente “Ok, adesso per attivare il 3D muovete velocemente la testa da destra a sinistra..”: inutile aggiungere quanti allocchi ci sono cascati con tutte le scarpe ed hanno cominciato ad agitare le teste come forsennati, prima che lui li riprendesse dicendo loro che era un altro scherzaccio!!! Davvero da scompisciarsi dalle risate..!!
E visto che ci troviamo, giusto due parole sul “Castello di Alfea”.. Nell’ampio atrio risuonano brani musicali tratti dalla colonna sonora dei cartoni animati delle Winx, ma, al di là della parte centrale da cui si accede all’interno del “Planetarium”, anche le due ali laterali del castello sono dedicate specificatamente alle fatine create da Iginio Straffi. In particolare, sul lato sinistro del castello, si accede ad una sorta di “salone di bellezza”, con degli enormi specchi e delle sedioline su cui le bambine vengono fatte accomodare e sapientemente truccate in stile “Winx” da gentilissime cast member; la parte destra invece, comprende un enorme ed ipertematizzatissimo negozio in cui è possibile acquistare ogni e qualsiasi tipo di gadget associato alle magiche fatine: cappellini, vestiti, dolci, quaderni, zaini scuola e quant’altro.
Unica nota stonata: i prezzi.. in questo caso assolutamente esagerati, a mio modesto giudizio!!
E adesso un’occhiata al volo alle singole attrazioni, di cui è già stato detto praticamente tutto ed ai cui dettagli specifici rimando nelle rispettive sezioni del forum: in questa sede volevo semplicemente aggiungere anche il mio umile contributo, sperando di fare cosa gradita.
Ripeto che analizzerò SOLO le attrazioni maggiori, non facendo molto testo le attrazioni minori o riservate esclusivamente ai più piccoli (peraltro, ieri, il “Pixie River” ed il “Ronnie” erano pure chiusi, così come la “Flying Island”.. ma vabbé.. guasti momentanei, probabilmente!).
La prima cosa che va detta è che sono stati installati in TUTTE le attrazioni di punta del Parco, degli appositi “contatori” elettronici, che indicano il numero di persone autorizzate ad accedere all’attrazione stessa. Lo STOP o l’OK all’accesso vengono segnalati mediante dei tornelli che si bloccano o si sbloccano all’accensione delle rispettive spie verde o rossa. Un’ottima soluzione che trae non poco d’impaccio i cast members, quando si ritrovano assaliti da orde barbariche che sarebbero altrimenti impossibili da fermare..!
Inoltre, sono chiaramente indicati, in corrispondenza di specifici punti delle queue lines, i tempi di attesa previsti per l’attrazione di interesse: in tal modo, ogni ospite ha così la possibilità di poter liberamente decidere se attendere il proprio turno o continuare la visita del Parco in attesa che l’attrazione sia un po’ più “libera”.
Un’altra simpatica innovazione introdotta è la possibilità di poter acquistare simpatici scatti fotografici realizzati in automatico a bordo delle ride ed oramai presenti e perfettamente funzionanti su quasi tutte le attrazioni di punta!!
Detto questo, è noto che la parte sinistra del Parco è la più tematizzata e, in un certo qual modo, la più ricca di attrazioni di punta (fatte salve pochissime eccezioni quali Shock, Mystika e Believix).
In tal senso, partendo proprio dalla sinistra del Parco, le prime due attrazioni che accolgono il visitatore sono “Drakkar” e “Yukatan”. Eh bèh, poche storie, signori: da queste ride si esce zuppi come pulcini, che si sappia in giro!!
Per “DRAKKAR” in particolare non c’è niente da fare: tra cascate “killer” ed esplosioni d’acqua improvvise non si riesce a scamparla neanche pregando in serbo-croato tutti gli dei dell’Universo!!!!

In questo senso è bene evitare di portare a bordo del gommone (sempre perennemente fradicio d’acqua in ogni settore) cellulari, telecamere o macchine fotografiche, a meno che non siano adeguatamente protette con apposite custodie ad hoc.
Il discorso è esattamente speculare (se non peggio!) per il dirimpettaio “YUKATAN”. La quantità di acqua sollevata durante le due discese intermedia e finale delle rapide è tale che è assolutamente impossibile uscirne asciutti. Ho notato che la possibilità di cavarsela un po’ meglio, è riservata a coloro che occupano la posizione posteriore centrale, ma neanche questo è un discorso matematico al 100%, giacché tutto è altresì correlato alla distribuzione del peso degli occupanti a bordo delle barche: se nei posti anteriori capitano persone più pesanti, allora non c’è proprio scampo!!!
Non a caso, all’uscita della ride, sono state installate delle apposite “macchine asciugatrici” per gli ospiti… ma che , tuttavia, funzionano a pagamento..
A seguire, in zona, non poteva mancare un giro su “L’Olandese Volante” un simpatico “mine train” che, ad essere sincero, non mi è affatto dispiaciuto, con i suoi divertenti strappi, le sue decelerazioni e le sue improvvise accelerazioni. Quello che, invece, mi ha colpito, è stata la tematizzazione (di cui si è già ampiamente discusso su queste pagine): estrema e mozzafiato, all’esterno; appena abbozzata e dall’evidente aspetto in stile “lavori in corso”, all’interno. E’ facile prevedere che, in futuro, l’abbozzo di vulcano attorno a cui si sviluppa il percorso del treno, sicuramente prenderà forma e tematizzazione. E non è difficile prevedere anche un breve tratto di tipo “dark” al suo interno. Staremo a vedere: restiamo fiduciosi per il futuro: l'attrazione merita davvero..
E si arriva ad “HUNTIK”.. non mi voglio dilungare troppo in merito: c’è già uno specifico thread dedicato in questo forum. Ma lasciatemi solo dire una cosa: signori, chapeau!!!!!!!!! Questa non è una delle attrazioni del Parco; questa è LA ATTRAZIONE del Parco.. Ed ha meritato in pieno la reiterazione dei 3 giri di fila effettuati da parte del sottoscritto!!!!
Peccato solo per il volume dei dialoghi che è bassissimo e scarsamente intellegibile (ma ne discuterò nella sezione specifica).
Va detto che è proprio in questa ride che la tematizzazione del Parco raggiunge risultati da oscar!! Già il solo esterno è assolutamente maestoso e, detto per inciso, benissimissimissimo ha fatto la Direzione del parco ad installare di recente una cancellata di recinzione in ferro battuto attorno ai due poveri e bistrattati coccodrilli esterni che, finalmente, si possono ammirare nel loro splendore senza che qualche imbecille gli salti addosso per scattare la solita foto ricordo scema, spezzandogli gli artigli che, notoriamente, sono già stati riparati più e più volte!!! Tuttavia, anche l’interno della ride e la meravigliosa queue line non sono da meno e la sensazione di mistero, di magia e di “angoscia” che pervade l’ambiente è tale che ho visto personalmente diversi bambini (ma anche qualche adulto..) abbandonare la fila preoccupato per ciò che avrebbe trovato all’interno!!!
La tecnologia 3D utilizzata è assolutamente di prim’ordine ed i filmati proiettati si fondono in maniera assolutamente perfetta con l’ambiente circostante non creando alcun senso di discontinuità. Da non credere davvero...
Unico problema, peraltro già segnalato nel thread specifico, il black out della lente destra su 2 dei filmati della ride: segno evidente che i due proiettori per le immagini 3D destinati all’occhio destro erano spenti o comunque danneggiati.
“CAGLIOSTRO” invece lascia un po’ l’amaro in bocca: una fila assolutamente lunghissima per una veloce cavalcata nel buio più totale della durata di un minuto scarso o giù di lì!! Non so.. già un minimo di tematizzazione interna (una semplice stroboscopica, degli scanners con inversione del fascio di luce, un tunnel disegnato col laser nello stile del buon vecchio “Ramses” di Gardaland…) avrebbe potuto fare la differenza e invece…
Bòh… Non saprei… rimandato a settembre????
Per quanto concerne “MYSTIKA”, che dire?? Io sono terrorizzato solo al guardarla dal basso verso l’alto, figurarsi se ci salirò mai sopra!!!!!

Onore però a tutti i temerari che osano sfidarne la terribile potenza…!!!
E discorso assolutamente speculare per “SHOCK”, naturalmente. Proprio non ce la faccio a salire su ‘ste macchine “shakera-stomaco”!!!! Però devo dire che, dalle urla delle persone a bordo dei vagoncini, è evidente che l’attrazione fa il suo dovere alla grandissima!!!! Già in partenza la forza G deve essere piuttosto sostenuta, ma è al momento dell’accelerazione assassina prima della salita in verticale (tra l’altro sottolineata da una spettacolare fiammata dei contatti elettrici, visibilissima specie durante le corse in notturna) che la sensazione deve essere impressionante. Splendida attrazione... ma non fa per me!!
Ora tralasciando tutto il resto delle rides presenti nel Parco (credo di avervi annoiato già sin troppo e anzi mi scuso per la lunghezza di questo post!!), permettetemi di chiudere questo report spendendo solo quattro parole a carico di “BELIEVIX”.
Ma, sant’Iddio: qualcuno di grazia ci dovrebbe spiegare cos’è quella roba..!!
Un’attrazione che sembra già vecchia di decenni: polvere, muretti di cemento (alcuni pure piuttosto rovinati) in bella vista, realizzazione grossolana ed approssimativa, personaggi statici e soprattutto delle ridicole mini bamboline con delle alette-fetecchia animate tramite rumorosissimi motorini, appese al soffitto con evidentissimi fili di nylon (una probabile applicazione posticcia e grossolana, una volta verificata la eccessiva staticità dell’ambientazione generale)..
Basti pensare che il “Viaggio di sogno” che si trova da decenni ad Edenlandia è anni luce meglio, rispetto ad una attrazione che ha solo pochissimi mesi di vita!!! Ma poi, se “suspended ride” doveva essere, che senso ha farla camminare a due centimetri da terra nella prima parte del percorso?? Prima parte che, beninteso, è caratterizzata da una realizzazione assolutamente oscena, neanche fosse stata aggiunta all’ultimo secondo!!!
A mio modesto giudizio, vista la impossibilità materiale di “scavare” in profondità questa parte, tanto vale quantomeno spianarla e prevedere la proiezione a terra di filmati a tema, o anche illuminarla con opportuni effetti ottici in stile acqua, nuvole o quant’altro: sicuramente sarebbe molto meglio di quelle tristissime casette in stile Presepe di Natale che ci sono adesso..
La ride, peraltro, acquista qualche punto… pardon… qualche QUARTO di punto in più solo nella seconda parte, vale a dire quella ambientata nella parte sottomarina, ove il fatto che la navicella viaggi a qualche metro da terra ed i giochi di luce ad imitazione degli abissi marini, obiettivamente regalano un minimo di illusione in più agli occhi dei bambini. Tuttavia, ad esempio, le fate che si celano all’interno delle conchiglie che si aprono e si chiudono di continuo, risultano virtualmente invisibili, visto che la navicella ci passa praticamente sopra…!!
Un’altra discreta realizzazione è quella relativa alla III^ parte della ride, quella dove si passa all’interno delle grotte in cui sono celati i cristalli magici. Anche qui, la parte suspended, le luci e l’insieme fanno il loro discreto effetto; tuttavia si nota la totale mancanza di qualsivoglia personaggio di sorta che potrebbe arricchire utilmente la scena.
Insomma, una attrazione la cui logica è assolutamente incomprensibile, che potrebbe recuperare un minimo di credibilità solo aggiungendo qualche animatrone decente delle Winx qua e là e/o magari prevedendo brevi fermate intermedie della navicella, magari a tu per tu davanti ad uno di essi, per fargli recitare qualche frase ad effetto che introduca, ad esempio, all’ingresso dei vari mondi ed ambienti interni.
La stessa capacità oraria dell’attrazione è assolutamente ridicola, perché, come riporta testualmente un cartello appeso NON all’inizio della fila, bensì solo all’altezza del tornello d’ingresso, “Le foglie magiche possono ospitare solo 2 bambini (davanti) e 2 adulti (dietro)”. Il che significa che se uno si presenta con 3 adulti ed un bambino o 4 bambini e 3 adulti, sono guai. Non a caso, spesso e volentieri le navicelle partono pressoché semivuote con conseguente ulteriore aumento dei tempi di attesa in queue line (come è successo a me ieri: una signora davanti a me, non conoscendomi, ha voluto giustissimamente salire da sola col suo bambino su una navicella; dietro di me c’era una famiglia di 5 persone.. risultato??.. 30 minuti di fila e sono dovuto salire da solo occupando una intera navicella!! Màh..
Insomma, è questa, a mio giudizio, la vera e propria “incompiuta” del Parco, l’attrazione che necessita di urgentissimi interventi di recupero. O al più, di riconversione in tempi rapidi: ci vuole molto poco a trasformarla eventualmente in una “suspended horror house”... almeno avremmo qualcosa di innovativo, via!!
Concludo dicendo che, nel complesso, RML è un Parco di buon livello, con ottime attrazioni ma anche con delle rides che vanno assolutamente riviste con ogni consentita urgenza nel breve-medio periodo. La stessa offerta di rides deve essere ovviamente ampliata e credo che questo sia già nei piani della Direzione del Parco.
L’ospitalità è generalmente ottima ed i bar-ristoro sono sparsi in maniera sufficientemente adeguata negli spazi interni.
Per quanto mi riguarda, credo che gli spettacoli rappresentino un po’ il fiore all’occhiello del RML e saranno presumibilmente ancora passibili di ulteriori innovazioni ed arricchimenti.
Il Parco si visita con estrema comodità e, se si rinuncia agli spettacoli e a patto che non vi sia troppa gente in queue line, è possibile fruire delle attrazioni maggiori in 4 o 5 ore circa. Tuttavia, volendo assistere anche agli spettacoli, fermandosi comodamente a pranzo, girando con calma e senza fretta per ammirare le spettacolari tematizzazioni e concedendosi anche una pausa caffè ed una puntatina di shopping, diciamo pure che una intera giornata fila via tranquillamente. E magari avanza anche il tempo per concedersi qualche bis…!!
Diciamo anche che il Parco, al calare del sole, cambia completamente aspetto: l’illuminazione è curatissima e regala scorci veramente mozzafiato. Non a caso leggevo da qualche parte che le varie ride andrebbero provate sia di giorno che di sera: confermo che le sensazioni che si provano sono radicalmente diverse!!! Qualche esempio??? Provate a fare l’”Olandese Volante”, Shock” o Mystika” di sera e poi fatemi sapere!!!
Oggettivamente parlando, il paragone con Parchi più rodati del calibro di Gardaland o Mirabilandia, per ora, è ancora improponibile, ma il livello qualitativo c’è ed è evidentissimo. Tuttavia non è difficile prevedere che con uno sforzo aggiuntivo, “l’agguanto” ed il sorpasso di questi mostri sacri nazionali è a-s-s-o-l-u-t-a-m-e-n-t-e possibilissimo (specie alla luce dei paventati nuovi piani di ampliamento di cui già si comincia a mormorare qua e là.. eh eh eh eh!!!).
In sintesi: credo proprio che in futuro ne vedremo delle belle e che il RML ci darà enormi soddisfazioni anche a livello internazionale.
Tutto sta al verificare se e per quanto tempo ancora il Parco resisterà agli attacchi di vandali, persone rozze ed incivili e per quanto altro tempo continuerà a mantenersi splendido e meravigliosamente bello come è ora..!!