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Messaggio Da fabriz830
#172399 lo aggiungo alla wishlist

si ma iscrivetevi anche voi ad anobii :D

blastaman ha scritto:Adesso sto leggendo "come dio comanda" di ammaniti, spettacolare.


il film din Salvatores non mi era piaciuto molto (anche se l'avevo visto molto distrattamente...dovrei rivederlo)
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Messaggio Da fabriz830
#172405 ma io ho su solo i libri che ho letto dopo che mi sono iscritto... altrimenti se dovessi mettere tutti i libri che ho in casa sarebbe un lavoro da pazzi

che nick hai, che ti aggiungo come amico?
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Messaggio Da fabriz830
#173171 Immagine
Tre rapitori, tre ostaggi, tre posti diversi. È un piano spietato e geniale quello di Joey, da realizzare in ventiquattro ore. Ma qualcosa va storto. Travolti dagli eventi, nessuno di loro si comporta come previsto. Una narrazione densa di colpi di scena e con un finale esplosivo.

Un buon thriller non troppo impegnativo, ideale per una lettura estiva magari sulla spiaggia. Da questo libro è stato tratto il film "24 Ore" con Kevin Bacon, Charlize Theron e Courtney Love.
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Messaggio Da Marco88
#173695 Io sono a metà di "Io Uccido". E' un po' prolisso Faletti eh, però per ora la curiosità di andare avanti c'è. Comunque ho notato che i libri successivi di Faletti sono decisamente più corti rispetto al primo. Anche se l'unico che mi ispira è il secondo, "Niente di vero tranne gli occhi". Mentre "Fuori da un evidente destino" e la raccolta di racconti non mi dicono molto dalla trama...
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Messaggio Da Marco88
#173879 Qualcuno conosce Tess Gerritsen? Ha scritto parecchi medical thriller fra cui "Il Chirurgo" e "Lezioni di Morte".
Ora invece è uscito il suo ultimo libro che si chiama "Madame X", ma la trama non mi ispira per nulla.
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Messaggio Da Marco88
#174648 Finito "Io Uccido". Carino, anche se come ho già detto poteva risparmiarsi almeno un centinaio di pagine.
Ora mi butto su "Prima Di Un Urlo" di Jim Nisbett.
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Messaggio Da fabriz830
#177256 Immagine

A tredici anni un amore che sboccia può sembrare un plagio. Una ragazzina che assiste a una violenza può convincersi di aver riconosciuto il responsabile e far condannare un innocente, rovinandolo e rovinandosi. Perché tutta la vita sarà segnata dalle conseguenze. La ragazzina crescerà, diventerà una scrittrice, ma non si libererà del peso dell'ingiustizia inferta a un innocente, alla propria sorella innamorata e in fin dei conti anche a se stessa.

avevo visto il film un paio di anni fa e mi era piaciuto tantissimo... così ho pensato di leggere il libro. Bellissimo... la prima parte poi è un magistrale puzzle in cui McEwan fa incastrare alla perfezione tutti pezzi. Straconsigliato. E ora voglio leggere altro di questo autore.
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Robert Langdon, professore di simbologia ad Harvard, è in viaggio per Washington. È stato convocato d'urgenza dall'amico Peter Solomon, uomo potentissimo affiliato alla massoneria, nonché filantropo, scienziato e storico, per tenere una conferenza al Campidoglio sulle origini esoteriche della capitale americana. Ad attenderlo c'è però un inquietante fanatico che vuole servirsi di lui per svelare un segreto millenario. Langdon intuisce qual è la posta in gioco quando all'interno della Rotonda del Campidoglio viene ritrovato un agghiacciante messaggio: una mano mozzata col pollice e l'indice rivolti verso l'alto. L'anello istoriato con emblemi massonici all'anulare non lascia ombra di dubbio: è la mano destra di Solomon. Langdon scopre di avere solamente poche ore per ritrovare l'amico. Viene così proiettato in un labirinto di tunnel e oscuri templi, dove si perpetuano antichi riti iniziatici. La sua corsa contro il tempo lo costringe a dar fondo a tutta la propria sapienza per decifrare i simboli che i padri fondatori hanno nascosto tra le architetture della città. Fino al sorprendente finale. Un nuovo capitolo de "Il Codice da Vinci", un thriller dalla trama mozzafiato, che si snoda a ritmo incalzante in una selva di simboli occulti, codici enigmatici e luoghi misteriosi.

Forse il peggiore della saga, ma è il solito Dan Brown, cambia ambientazione, cambia co-protagonista, ma la minestra è sempre quella. Dei suoi libri, letto uno letti tutti.
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Messaggio Da Marco88
#177257 Immagine
A Blackrock, quartiere di Dublino simbolo del boom economico irlandese, l'ultima notte d'agosto del 2004, all'uscita di un locale notturno un giovane viene preso a calci brutalmente da alcuni suoi coetanei, fino alla morte, dopo una serata trascorsa tra pinte di Guinness, avances alle ragazze e "cheers!" alla vittoria sul campo da rugby. La genesi e la dinamica dell'accaduto sono l'oggetto di questo noir. Conor Harris, i suoi killer (accusati di omicidio volontario), il giudice e il narratore, il cui legame con vittima e carnefici si svelerà solo alla fine, condividono l'infanzia, le scuole e gli ambienti cool di Dublino. Il corso imprevedibile delle loro vite lascerà le rispettive famiglie straziate e nude di fronte a un futuro che collassa e che trascinerà sul banco degli imputati anche l'ipocrisia dei valori tradizionali, l'upper-middle class, e le abitudini sociali e sessuali dei suoi migliori rampolli, mentre il bisogno catartico della verità si fa più solido e inconfondibile. Kevin Power ricostruisce, tra cronaca giudiziaria e indagine personale, presupposti, moventi e conseguenze di un omicidio che ha scosso l'Irlanda, e come solo la letteratura può fare, sottopone le coscienze a un esame improrogabile.

Davvero un bel noir atipico... L'autore espone subito come stanno i fatti, chi è la vittima, chi sono gli assassini e dove è avvenuto il fatto. E durante lo svolgimento, spiega quali sono i fatti dal suo punto di vista, rivelando alla fine la sua identità.

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Che cosa unisce Jordan Marsalis, fratello del sindaco di New york ed ex tenente di polizia, e Maureen Martini, commmissario di polizia a Roma? Apparentemente nulla. Eppure, per strade e vicissitudini diverse, si troveranno uniti in un'indagine su un beffardo assassino che compone i corpi delle sue vittime come i personaggi dei Peanuts, dopo averle seviziate nei modi più efferati. La prima vittima è un pittore "maledetto", figlio del sindaco di New York e nipote di Jordan, cui fanno seguito altri due omicidi misteriosamente collegati fra loro. Un susseguirsi di colpi di scena sullo sfondo della metropoli più metropoli del mondo, dove tutto è accaduto e dove tutto può accadere, dove in realtà non c'è niente di vero. Tranne gli occhi...

Difficile valutare se sia meglio o peggio di Io Uccido. Personalmente l'ho trovato meno pesante e prolisso, anche se è altrettanto vero che è un po' più banale a livello di trama e svolgimento.

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Un piccolo spacciatore ucciso per le strade di Oslo. Un ragazzo olandese fermato in stato confusionale e coperto di sangue: il sospetto ideale sul quale concentrare le indagini. La donna che l'ha trovato, Karen Borg, è un avvocato civilista, ma il ragazzo dichiara di voler parlare solo con lei e di volerla come difensore. Ma c'è un secondo omicidio, quello di un avvocato di dubbia moralità, e sembra non avere alcun legame con il primo. Sembra soltanto, però. Spetta all'ispettrice Hanne Wilhelmsen andare a fondo su entrambi i delitti, fino a intuire collegamenti impensati. Può essere davvero possibile che droga, avvocati, corruzione e perfino servizi segreti siano legati da un'unica rete?

Una sorta di legal thriller di qualche anno fa (1993), edito in Italia per la prima volta nel 2010 da Einaudi. L'autrice Anne Holt è scrittrice e giornalista norvegese. Onestamente non mi ha coinvolto molto, anzi a tratti non vedevo l'ora di finirlo per archiviarlo... :roll:

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Ora ho iniziato "Nero A Manatthan" di Jeffrey Deaver (1988). Se non ho capito male è forse il primo romanzo di Deaver, qualcuno conferma? :roll: