- ven set 10, 2010 7:55 pm
#180271
Il tepore creato in alcune ore di buon riposo era perfetto. La poca luce del lampione stradale che riusciva a entrare dalle persiane era rimasta stampata in linee parallele sulla parete all’angolo della stanza. Girato verso il mio compagno e abbracciato a lui mi sentivo proprio a mio agio. Ero solo un po’ stranito da quest’interruzione del sonno in mezzo alla notte giacché non mi succede quasi mai. Forse devo andare in bagno o è solo l’ansia di dovermi alzare molto presto per andare di nuovo all’ennesima fiera di floricoltura alle quali assisto ininterrottamente da una settimana a queste parti. Sto per girarmi a prendere il lenzuolo per coprirmi la schiena quando mi rendo conto che non riesco a muovermi. Sono di nuovo totalmente paralizzato e cerco lì per lì di non farmi prendere dal solito panico.
Le volte precedenti il terrore padroneggiava su tutto. Allora credendomi forte e invincibile mi ero documentato per bene sui libri e sulla rete e dopo qualche lettura e approfondimento avevo intuito la capacità di tranquillizzarsi in situazioni del genere dicendo a se stessi che era una ‘semplice’ paralisi ipnagogica.
Girato com’ero verso David, questa volta non ero in grado di vedere niente altro che la sua testa e quell’angolo della stanza con le linee di gialla luce tremula. Fra poco passerà, mi dico, iniziando a sentirmi un po’ più tranquillo. Ma in quel momento ho sentito una presenza alle mie spalle. Il volermi girare di scatto, ovvia mossa dopo che qualcuno si posa sul tuo letto, è risultata del tutto inutile. Ed è stato lì che una mano mi ha afferrato di colpo per un fianco e ha iniziato a toccarmi lungo tutta la schiena.
Era una mano decisa che con forza mi ‘camminava’ lungo la colonna vertebrale, da giù fino ad arrivare alla nuca. M’ha preso il collo con una tale determinazione che tutta la pseudo calma conseguita fino ad allora è andata semplicemente a puttane. Parlare di paura è superfluo. Credo che ho cominciato a piangere.
Non riuscire a muovere un muscolo è veramente terrificante. Ma non poter neanche fare il più minimo suono ti lascia in balia ad una istantanea e folgorante follia. La mano mi lasciò il collo e l’essere di colpo si alzò dal letto. Ma era lì, lo sentivo. Era lì che ragionava a cosa fare per mettere ancora alla prova la mia salute mentale. Guardavo David cercando stupidamente di fargli sentire con la mia paura qualcosa che lo facesse svegliare o almeno girarsi verso di me. Niente. Tutto e tutti fermi. E’ passato qualche istante, non saprei quantificare il tempo, i secondi. Lentamente ho sentito quella cosa che sapevo era dietro di me, smettere di essere così presente, mi è sembrato che in un qualche modo svanisse. Il cuore che pompava a mille ha cominciato a perdere velocità e sono riuscito a muovere le dita della mano sinistra, quella che abbracciava il petto del mio compagno.
Stavo per prendere forza e sedermi sul letto che di colpo la mano mi afferra un polpaccio e stringe con una tale forza che ho sentito un dolore lancinante. Immerso di nuovo nel più puro e perfetto panico, impotente mi rendo conto che anche la mia mano, che credevo libera dalla paralisi, è rimasta ferma e immobile lì dove era prima. Cazzo, cazzo cazzo!!! no, no, no… ci risiamo!
Che vuoi? lasciami stare! non farmi più paura, non vedi che mi fai anche male? grido nella mia mente a quella ‘cosa’; e non appena ho finito la frase la mano abbandona la presa. Riesco a muovermi, singhiozzando e balbettando faccio un salto che per poco non rimango attaccato al lampadario. Mi guardo attorno e ovviamente non vedo niente, non c’è nessuno. Sono solo io col mio compagno che inizia a girarsi dalla mia parte visto i movimenti violenti che ho fatto.
Mmm che c’è? mi dice. Riesco solo a dire: sai...non siamo soli. Eh?? dice aprendo gli occhi e guardandomi fisso, fra l’incredulo, il rassegnato e il leggermente incazzato. Ci risiamo, ci risiamo! gli dico. Ma questa volta non ho visto nulla... a differenza delle altre volte ho solo sentito una mano che mi afferrava... e con forza!
Vabbè, ora mai è passata, torniamo a dormire che sono le 4 del mattino...su! tranquillo.
Oook, dico io, notte... ma per favore girati dalla mia parte, se questo qui torna almeno so che non mi dai le spalle.
Successo questa notte
Questi miei amici immaginari iniziano a starmi veramente sulle palle.