- mar gen 27, 2009 5:17 pm
#135883

vediamo se ora divento un pò più serio (e più consono alla mia età..)
anche se l'idroscopino ha fatto epoca!

DENTRO di Kenneth Harvey
Quattordici anni passati dentro per un crimine mai commesso. Quattordici inspiegabili anni, persi per sempre. Poi i cancelli e le porte che si aprono all'improvviso. Stampa, avvocati. Che cosa prova signor Myrden? Che cosa intende fare ora, signor Myrden? Un romanzo crudo e necessario che mette al centro dell'esistenza l'ossessione del male, della solitudine e della condanna, e insieme l'insopprimibile ricerca di una redenzione. Scritto in maniera strana, senza l'uso di una normale forma di punteggiatura. A volte stancante, ma sempre ossessivo.
trama:
La storia è di un'arcaica e potente semplicità. Un uomo definitivamente in trappola, anche quando crede di essere «fuori». Lo stile asciutto fino all'osso, incalzante, ossessivo. Come a riflettere l'animo del protagonista ridotto a un fascio di nervi e sensazioni che scivolano via. Myrden lo sa, dovrebbe essere felice. Ma il mondo fuori è duro quanto quello dentro. Lo assale come un pugno in faccia. E lo disorienta, lo mette a terra. Nel vecchio quartiere pare ci sia solo degrado, violenza. La moglie che abita nella casa di un altro. La figlia con un marito che sembra una bestia. I vecchi amici che ronzano intorno al milione di dollari di risarcimento. Nella sozzura una gemma pura incontaminata da salvare a ogni costo. Una bimba che merita una vita migliore. Il signor Myrden non ha altra scelta. Se non ricorrere a tutto ciò che ha imparato, fuori e dentro.
«Un romanzo duro, implacabile, che mette i brividi; e alla fine celebra la vita per quel che è, anche nelle circostanze piú aspre».
John Banville